È bene ripetercelo spesso: l’acqua è un bene inestimabile. Tuttavia la possibilità di disporne con facilità nelle nostre abitazioni ci induce spesso a sottovalutarne l’importanza. Il solo fatto di non doverci confrontare quotidianamente con l’indisponibilità di acqua potabile, come accade in altre parti della Terra, ci induce, erroneamente, ad utilizzarla in maniera poco oculata; l’analisi delle risorse disponibili e la crescita dei fabbisogni ci deve costringere a ridimensionare quotidianamente il consumo d’acqua pro capite, perché il rischio della insufficienza dell’acqua sta diventando un pericolo concreto, con l’aggravante che oggi l’inquinamento rende inutilizzabile per uso potabile una sempre maggiore quantità di acqua, soprattutto nelle zone più povere del mondo.
Serve subito un’inversione della tendenza e di conseguenza una maggiore consapevolezza.
Fa riflettere, a tal proposito, l’allarme lanciato dall’Anbi, l’Associazione nazionale dei consorzi di bacino secondo cui “è lecito ritenere che, per almeno tre milioni e mezzo di italiani, l’acqua dal rubinetto non può più essere data per scontata” citando i dati del Cnr.
Secondo il Consiglio nazionale delle ricerche, infatti, una percentuale fra il 6% ed il 15% della popolazione italiana vive ormai in territori esposti ad una siccità severa od estrema. Come, fanno (o dovrebbero) riflettere le immagini dell’effetto della siccità nel Nord Italia già a febbraio che ci fanno guardare con preoccupazione alla prossima estate e all’approvvigionamento idrico.
Quale scenario si prevede per la Campania? Lo abbiamo chiesto al presidente dell’EIC, l’Ente Idrico Campano, Luca Mascolo.
«Gli effetti del climate change sono sotto gli occhi di tutti. Le regioni settentrionali, da questo punto di vista già messe a dura prova lo scorso anno, saranno con ogni probabilità ancora le più colpite. Si paventa un’altra stagione di siccità severa con i principali fiumi, a partire dal Po, che registrano portate minime, già oggi ampiamente al di sotto della media storica. Purtroppo questo trend è destinato a diventare strutturale e bisognerà fare inevitabilmente i conti con uno scenario nuovo ed incerto dal quale nessuno può sentirsi escluso. Per quanto riguarda la Campania a breve riceveremo dai gestori del servizio idrico integrato le informazioni necessarie a costruire un quadro esaustivo sulla situazione in cui si trovano le riserve idriche della regione. Non è il caso di sbilanciarsi troppo, quindi, ma le abbondanti precipitazioni invernali dovrebbero metterci al riparo da spiacevoli sorprese. Questo però non vuol dire essere immuni dagli effetti di una crisi che non risparmia nessuno. Per fare il punto raduneremo il mondo dell’acqua campano in occasione della giornata Mondiale dell’Acqua che si celebra ogni anno il 22 marzo. Nel corso di quella giornata stiamo preparando una iniziativa molto importante».
Percorsi d’acqua
Siccità, Climate Change, economia circolare, gestione sostenibile delle risorse idriche e le azioni dell’Ente Idrico Campano per la tutela della risorsa e dell’ambiente saranno al centro del convegno “𝑳’𝑬𝒏𝒕𝒆 𝑰𝒅𝒓𝒊𝒄𝒐 𝑪𝒂𝒎𝒑𝒂𝒏𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒖𝒏𝒂 𝒈𝒆𝒔𝒕𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒔𝒐𝒔𝒕𝒆𝒏𝒊𝒃𝒊𝒍𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒓𝒊𝒔𝒐𝒓𝒔𝒆 𝒊𝒅𝒓𝒊𝒄𝒉𝒆” che si terrà domani. Il meeting, che si svolgerà oggi pomeriggio alle ore 16.00 presso la ex fonderia Righetti di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano sarà l’occasione per radunare il “pianeta acqua” della Campania per fare il punto della situazione e discutere dei temi di più stretta attualità.
I lavori verranno chiusi dall’intervento del Presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca.
Di sicuro non possiamo permetterci sprechi. Quali opportunità offre il PNRR per rimodernare le infrastrutture e ridurre la dispersione idrica e come saranno utilizzate?
«È indispensabile che tutti acquisiscano una rinnovata consapevolezza sull’importanza dell’acqua e sulla necessità di utilizzarla con parsimonia visto che non si tratta di una risorsa illimitata. Abbiamo realizzato una campagna, utilizzando l’hashtag #IoNonSprecoAcqua, che trovate sul nostro sito internet e sui nostri social. L’Ente Idrico Campano sul tema della lotta alla dispersione è fortemente impegnato come dimostrano i 177 milioni di euro ottenuti complessivamente dal PNRR e dal React Eu. Risorse da investire per combattere il fenomeno degli sprechi attraverso il potenziamento, la manutenzione ed il rifacimento delle reti di trasporto».
«Un risultato rilevante – continua-, per quanto non ancora sufficiente a soddisfare le esigenze dei territori, ma che assume una valenza maggiore se si considera che l’Eic ha assunto la piena operatività solo nel gennaio 2019 e ha il dovere di sbrogliare una matassa molto intricata, frutto dei ritardi con cui ci siamo adeguati alla normativa italiana ed europea. Nel Distretto Sarnese Vesuviano, insieme al gestore Gori abbiamo allestito il programma Azioni per l’Acqua con interventi che ridurranno lo spreco dal 55% registrato nel 2018 al 34% di quest’anno per raggiungere il 27% nel 2025 adeguando lo standard alla media europea. Nello stesso distretto il programma di interventi Energie per il Sarno, frutto della proficua collaborazione tra Eic, Regione Campania e Gori, ci consentirà di raggiungere la bonifica del bacino idrografico del Sarno entro la fine del 2025. Un obiettivo ambizioso, da molti ritenuto irrealizzabile, ma che invece è possibile monitorare in tempo reale seguendo l’avanzamento dei lavori sul portale www.energieperilsarno.it Altri interventi saranno realizzati nel Distretto Napoli Città e nel Distretto Sele.. I risultati fin qui ottenuti ci danno coraggio e determinazione per proseguire nonostante tantissime difficoltà oggettive. Sappiamo bene che sarà indispensabile reperire altre risorse per armonizzare lo sviluppo del servizio idrico integrato in tutti i distretti della Campania».
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