Gli Esports in Parlamento grazie al nocerino Luigi Caputo

Il fondatore dell’Osservatorio Italiano Esports ha organizzato insieme al gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle un confronto su Esports e Gaming in Italia
Un momento del convegno alla Camera dei deputati

Gli Esports in Parlamento grazie al nocerino Luigi Caputo. Il fondatore dell’Osservatorio Italiano Esports ha organizzato insieme al gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle un confronto su Esports e Gaming in Italia.

Un traguardo storico per il settore, che dopo la convention si appresta a redigere il primo Libro Bianco. L’incontro romano si è tenuto l’8 e il 9 maggio scorsi. Il convegno ha segnato il riconoscimento degli Esports all’interno di un contesto istituzionale.

Una occasione di confronto che «ha acceso una luce sugli aspetti normativi, economici e sociali del gaming, portando le criticità e le opportunità all’attenzione del Parlamento».

La convention si è posta un obiettivo ambizioso. Oltre ad aver rappresentato il primo momento di ascolto e concertazione delle esigenze degli operatori del mercato, sarà l’inizio di un lavoro costruttivo unico nel suo genere: la redazione di un Libro Bianco degli Esports e del Gaming.

È questo l’obiettivo che si sono posti Caputo e il Movimento 5 Stelle, attraverso i suoi rappresentanti coinvolti nell’iniziativa: Valentina Barzotti, Chiara Appendino, Alessandra Todde e Antonio Caso.

Le criticità da affrontare

Nelle due giornate sono emersi molteplici spunti: la necessità di una regolamentazione che dia maggiore risalto a privacy e sicurezza per i giocatori e un limite all’impatto ambientale del settore. È stato poi analizzato il tema delle sale LAN, facendo presente come, per giungere a una risoluzione del vuoto normativo che ne ha decretato diverse chiusure, si possa individuare un’autorità statale dedicata, capace di andare oltre lo stallo in cui attualmente versano gli operatori.

Altra materia fondamentale di cui si è discusso è quella dei rapporti di lavoro negli Esports e della necessità di un inquadramento contrattuale che dia maggiori tutele ai videogiocatori, e che abbia delle delimitazioni proprie alle peculiarità del settore (ad esempio l’età di accesso e gli orari di svolgimento dell’attività lavorativa).

In generale è tutto il settore a necessitare di una regolamentazione, in particolare, è stata messa in evidenza l’esigenza di regolamentare le competizioni esportive, oggi fortemente penalizzate dalle regole che in modo contraddittorio si applicano alle attività del gioco con vincita in denaro.

Come riportato in più interventi, un primo passo può essere compiuto tramite il riconoscimento degli sport virtuali, trasferendo loro alcune tutele previste per gli sport tradizionali.

Si è parlato anche del casual gaming, fenomeno che oggi coinvolge 22 milioni di italiani, a dimostrazione di come il gaming sia ormai un tema sociale che riguarda qualsiasi fascia demografica e territoriale, e non solo videogiocatori professionisti.

Inclusione e lotta al bullismo

Infine, dai lavori è apparso non più rinviabile il tema della piena inclusione femminile nelle dinamiche del gaming. «Le donne infatti spesso vengono emarginate dalla community dei gamers e ricevono atti di bullismo. Questo problema culturale dovrà necessariamente essere superato per un pieno sviluppo del mercato», si legge in una nota dell’Osservatorio.

Il risultato della due giorni è la realizzazione del primo Libro Bianco degli Esports e del Gaming, con l’obiettivo di allargare questo lavoro costruttivo a quanti più operatori possibili. «L’Osservatorio Italiano Esports lancerà una call to action a cui tutti potranno partecipare con proposte e idee. Una volta raccolte le relazioni, il White Paper verrà consegnato ai rappresentanti del Movimento 5 Stelle, affinché si arrivi a creare un iter di proposta legislativo nelle aule parlamentari che abbia il sostegno di tutto il comparto interessato.

Le posizioni politiche

«Già nella scorsa legislatura siamo stati promotori di un’indagine conoscitiva sui creatori di contenuti digitali ed in seguito, con un emendamento al decreto Concorrenza, siamo riusciti ad introdurre le prime tutele per questi lavoratori», afferma la capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera, Valentina Barzotti.

«Bisogna iniziare quanto prima a ragionare sulle misure da mettere in campo. In Italia abbiamo un gap normativo, culturale, legislativo e di genere da colmare. Come M5S siamo pronti a coinvolgere tutte le forze politiche sul tema», dichiara Caso.

Gli obiettivi dell’Osservatorio

«Siamo estremamente soddisfatti di questa convention, abbiamo aperto una nuova epoca per gli Esports e il gaming in Italia – commenta Luigi Caputo founder dell’Osservatorio Italiano Esports –. L’approccio corale, costruttivo e partecipativo che abbiamo proposto rappresenta la cifra stilistica di un cambiamento profondo per lo sviluppo del settore. Crediamo che sia giunto il momento per gli operatori di compattarsi e collaborare. Solo il loro incontro con politica può risolvere le tante problematiche esistenti. In questo senso l’OIES è stato l’abilitatore del sistema. É stato poi lodevole il supporto dei deputati del Movimento 5 Stelle che hanno voluto essere parte attiva di questo processo. Il loro altissimo grado di impegno non era scontato, e dimostra quanto concretamente la politica possa essere vicina ai cittadini, a differenza dei tanti stereotipi a cui siamo purtroppo abituati. Il lancio del White Paper sarà un progetto ambizioso di cui siamo felici poter condividere il percorso con i deputati che hanno sostenuto la convention».

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