Un gemellaggio nel nome del «pane di Pompei» e del «vino di Nuceria», eccellenze dell’epoca, così come riporta una iscrizione romana ed è raffigurato in un affresco. Il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ha rimandato a queste immagini per sottolineare la partnership tra la sua struttura e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino, che consentirà di riqualificare il Teatro ellenistico romano nocerino.
Questa mattina c’è stata l’apertura al pubblico del sito, che è stato ripulito e dal quale sono stati rimossi i container contenenti centinaia di reperti che ora sono stati portati in deposito.
Sarà visitabile anche domani dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Si potrà constatare il risultato dei lavori della prima annualità di una programmazione triennale che porterà alla completa fruizione dell’area archeologica.
Prima di arrivare a Pareti c’è stata una conferenza a Palazzo di Città.
Il Teatro ellenistico di Pareti
Il Teatro, portato alla luce da Werner Johannowsky tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 del secolo scorso, è oggetto da circa un anno di lavori diretti dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Salerno e Avellino e resi possibili grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura.
«Gli interventi finora svolti – spiegano dalla Soprintendenza – hanno previsto, oltre al taglio dell’erba, lo svuotamento e lo smaltimento di vecchi container situati nell’area del teatro con il recupero di centinaia di cassette colme di reperti archeologici, tra cui le eccezionali decorazioni marmoree in parte inedite provenienti dal teatro». Alcuni fregi sono esposti nell’aula consiliare del Comune di Nocera Superiore. I prossimi interventi sul monumento saranno incentrati sul «restauro degli affreschi, per il quale la Soprintendenza si avvarrà della preziosa collaborazione del Parco Archeologico di Pompei e in ultimo si procederà al rifacimento dei percorsi di visita per poter riaprire definitivamente l’area al pubblico».
Primo passo per Nuceria
È il primo passo di una intesa che potrebbe riguardare anche la Necropoli di Pizzone, che presto sarà acquisita a bene pubblico, e gli altri siti di Nuceria.
La funzionaria archeologica Simona Di Gregorio ha fatto riferimento ai nuovi reperti emersi nel corso dei lavori per la rete Snam a Starza, mentre il sindaco Giovanni Maria Cuofano ha richiamato le antiche mura emerse nel corso della realizzazione della Casa delle arti e dei talenti che sorgerà accanto al Palazzo di Città.
C’è poi il Battistero di Santa Maria Maggiore, un unicum di arte paleocristiana, custodito da 1500 anni dalla comunità cristiana sviluppatasi nell’Agro nocerino sarnese. Insomma, Nocera Superiore ha un potenziale superlativo.
L’amore della soprintendente Bonaudo
Ovunque si scavi, purché lo si faccia bene e a grandi profondità, emerge qualcosa di importante. Un’operazione di primaria, ha sottolineato la soprintendente Raffaella Bonaudo, seppur tra alcune difficoltà: «Nocera è un posto difficile e straordinario al tempo stesso. Difficoltoso perché il livello archeologico è a grande profondità e perché bisogna lavorare all’interno di una città il cui sviluppo urbanistico è stato portato avanti senza programmazione. Dall’altra parte Nuceria entra nel cuore, è un posto stimolante. Tuttavia è difficile far capire alla cittadinanza quanto sia complicato lavorare in termini di ricerca e valorizzazione e chiedere investimenti per la tutela del patrimonio archeologico. Inoltre, quando si tocca il bene personale nell’ottica del bene comune si creano problemi».
Rispetto ai restauri del teatro di Pareti, Bonaudo ha aggiunto: «Riapriamo il cantiere, non vi stiamo restituendo il prodotto finale. A Pompei hanno voluto partecipare con grande disponibilità. È un momento in cui le carenze ci soverchiano, la collaborazione supplisce ciò che manca».
L’asse Pompei-Nocera
L’unico restauratore rimasto in Soprintendenza a Salerno è andato in pensione. Gli affreschi di Pareti rinasceranno grazie al centro restauri del Parco archeologico di Pompei. «Il nostro contributo – ha detto Zuchtriegel – è piccolo rispetto al grande lavoro che state portando avanti. Ritengo che Nocera abbia territori che sono un caposaldo di questo comprensorio. Dobbiamo ora lavorare al rafforzamento delle connessioni con Pompei per portare persone sul territorio. Nocera e Pompei sono due eccellenze. Oggi abbiamo compiuto un significativo passo in avanti».
La soddisfazione del sindaco
Soddisfatto il sindaco Giovanni Maria Cuofano: «Qui inizia il lavoro per valorizzare la Nuceria antica, non è uno spot per le Giornate europee dell’archeologia. Siamo all’anno zero perché per anni si è abbandonato tutto. Grazie al nostro Puc, alla pianificazione e alle associazioni stiamo ridando vita alla nostra storia. La storia ci ricorda lo scontro tra nocerini e pompeiani, oggi sanciamo un patto di fratellanza tra Nocera e Pompei che non potrà che essere un bene». Il primo cittadino ha anche ricordato l’impegno profuso da suo padre, Pasquale Cuofano, quando è stato consigliere regionale.
La visita al Battistero
Prima di visitare il teatro di Pareti, il direttore Zuchtriegel ha visitato il Battistero di Santa Maria Maggiore. L’illustre archeologo è stato accolto dal parroco, don Fabio Senatore, che lo ha accompagnato in un breve tour all’interno della Rotonda.
Una struttura che conosceva, ma che lo ha comunque estasiato e meravigliato per la bellezza e la storia che esprime. Zuchtriegel ha ricevuto dal direttore del Museo diocesano, Salvatore Alfano, un catalogo del Museo San Prisco e uno della mostra Divinitas che si è tenuta nel 2022 all’interno del Battistero.
A ricordo di questa giornata, il Comune di Nocera Superiore ha voluto donare al direttore Zuchtriegel e alla sovrintendente Bonaudo due monete antiche ricreate dall’orafo Michele Cicalese.