Caro diario, ti scrivo…
Ti scrivo per raccontarti le emozioni e le sensazioni del primo giorno di viaggio degli oltre 70 giovani della diocesi di Nocera Inferiore – Sarno diretti a Lisbona per la 38a Giornata Mondiale della Gioventù.
Giornata Mondiale della Gioventù: giorno 1. Sono le 10:08 quando i due pullman dei pellegrini lasciano il parcheggio antistante il mercato ortofrutticolo Pagani-Nocera. C’è il tempo per un ultimo saluto a genitori e accompagnatori vari attraverso i finestrini. Si respira l’entusiasmo, o forse l’euforia, delle grandi esperienze, di quelle che segnano una vita.
Insieme alla delegazione diocesana viaggia il gruppo di giovani della diocesi di Teggiano-Policastro.
Le cinque ore di pullman scorrono via in fretta tra preghiere, raccomandazioni, battute, cori, canzoni cantate a squarciagola; in queste Gigi D’Alessio non ha rivali, batte tutta la concorrenza. La sosta in autogrill cade al momento giusto per consumare il pranzo a sacco.
Arriviamo al porto di Civitavecchia poco dopo le 15:30. Si controllano i documenti: è tutto in regola, possiamo salire a bordo della nave che, solcando il Mediterraneo, ci condurrà a Barcellona.
All’interno della nave quasi ci si perde. Sul ponte 11, l’ultimo, a bordo della piscina ci si ristora con un drink e ci si intrattiene con una partita a carte. Come da programma, c’è da attendere fino alle 20:30 per la partenza.
La nave, che copre la tratta di linea, è invasa dai giovani della regione Campania diretti in Portogallo, circa un migliaio in totale. Un “miscuglio” di diocesi: Capua, Benevento, Salerno-Campagna-Acerno, Ariano Irpino, Ischia, Napoli, Amalfi-Cava e le altre della regione.
Le casse a tutto volume propongono le hit dell’estate e il ponte 11 si trasforma in una grande discoteca a cielo aperto. Un gruppo di giovani del Cammino Neocatecumenale improvvisa canti e danze del movimento.
Alle 19:00 un gran numero di giovani si ritrova nella sala Disco, che diventa una moderna aula liturgica per la celebrazione della S. Messa. L’Eucaristia, presieduta da mons. Francesco Beneduce, vescovo ausiliare di Napoli, e concelebrata da oltre venti sacerdoti che viaggiano al seguito dei pellegrini, è già un primo forte momento di Chiesa.
Mons. Beneduce nell’omelia, tratteggiando la figura del santo del giorno, Ignazio di Loyola, raccomanda ai giovani: «Se avete delle passioni, coltivatele. Poi mettetele a disposizione del Signore. Ci vuole giovanile coraggio. Tirate fuori tutta la capacità delle vostre passioni, tutte le energie migliori».
Al termine della Celebrazione, poi, mons. Beneduce suggerisce ai giovani di esprimere tre “grazie”. Il primo per le famiglie, «quelle di sangue e quelle di Dio, ossia le comunità parrocchiali»; il secondo per i sacerdoti, «quelli presenti e quelli che avrebbero desiderato esserci», il terzo «per coloro che sperano in noi, per chi ha fiducia in noi».
Sono le 20:00. Il sole è basso all’orizzonte. C’è tempo per uno scatto romantico da postare sui social e per una telefonata alle famiglie, prima che i cellulari perdano la connessione alla rete mobile.
È ora di cena. Poi, verso le 22:00, in sala Smaila inizia il momento di festa promosso dal servizio di pastorale giovanile regionale della Campania. Un’esplosione di luci, suoni e voci. Don Roberto Faccenda, responsabile della pastorale giovanile dell’arcidiocesi di Salerno, è il mattatore della serata.
Più tardi, mentre qualcuno prova a riposare, in sala Disco inizia una breve veglia di preghiera curata dalla diocesi di Aversa: “Camminando sul mare” è il titolo della veglia. Gesù Eucaristia resterà esposto per l’intera notte aspettando, chiamando, incoraggiando il cammino dei giovani campani…
Giornata Mondiale della Gioventù: giorno 1. Caro diario, per oggi ho pensato di scriverti questo. Perdonami se ho dimenticato qualcosa. Ti do appuntamento a domani. Aspettami, non tarderò.
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