Diario GMG. Secondo giorno: la navigazione e l’arrivo a Barcellona

Antonio Pontecorvo racconta il secondo giorno in nave e l’arrivo a Barcellona
L’arrivo a Barcellona

Caro diario, ti scrivo…

Ti scrivo al termine del secondo giorno di viaggio che sta conducendo i giovani della diocesi di Nocera Inferiore – Sarno all’incontro con papa Francesco nella 38ª Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona.

Giornata Mondiale della Gioventù: giorno 2.

Lisbona non è dietro l’angolo: sapevamo che il viaggio sarebbe stato lungo.

La prima notte è trascorsa serena, o quasi…insomma, secondo programma: è stata una notte insonne. Il mare ha giocato brutti scherzi a qualcuno.

Poco dopo le 4:30 abbiamo fatto scalo in Sardegna, a Porto Torres, e da lì in poi praticamente è stato impossibile riaddormentarsi.

Intanto, come ti scrivevo ieri, nella sala Disco, Gesù, presente nell’Eucaristia, continuava a chiamare, convocare, illuminare i giovani campani.

Ma la giornata inizia realmente alle 8:00 con la celebrazione dell’Ufficio delle letture e delle lodi dinanzi al Santissimo Sacramento.

Un paio d’ore dopo ci si ritrova nella sala Smaila per un momento di catechesi.

Intanto, girovagando sulla nave che ha ripreso la sua rotta per raggiungere Barcellona, si incontrano nuovi volti, nuove maglie, nuovi gruppi. Sono i giovani di alcune diocesi sarde che si erano imbarcati a Porto Torres, anch’essi diretti in Portogallo. Universalità della Chiesa!

A tenere la catechesi è mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, che riprende il tema della GMG: alzarsi e andare, andare verso il nuovo, che è Gesù.

Alle 10:30 nella stessa sala ha luogo la Celebrazione della S. Messa, presieduta da mons. Carlo Villano, vescovo delegato della Conferenza Episcopale Campana per la pastorale giovanile e fresco di nomina come nuovo vescovo di Pozzuoli e Ischia.

Concelebrano con lui mons. Spinillo, mons. Francesco Beneduce, vescovo ausiliare di Napoli, e due vescovi di diocesi calabre: mons. Stefano Rega, di San Marco Argentano-Scalea, e mons. Francesco Oliva di Locri-Gerace, che accompagnano i giovani delle loro Chiese, anch’essi a bordo della nave. A concelebrare anche una ottantina di sacerdoti. La sala sembra non riuscire a contenere quanti desiderano partecipare all’Eucaristia.

E così la nave diviene nuovamente una enorme chiesa sulle acque.

La celebrazione della memoria liturgica di sant’Alfonso Maria de Liguori ci dona gioia e quasi un pizzico d’orgoglio, sembra riportarci idealmente a casa.

«Siamo chiamati ad essere seme buono – esorta mons. Villano nella sua omelia riprendendo il Vangelo del giorno -, siamo chiamati ad essere figli del Regno». E ancora: «Siamo chiamati a far tornare i volti, siamo chiamati a guardarci faccia a faccia, siamo chiamati ad incontrarci come fratelli. Ecco lo stile di questa Giornata».

Il pomeriggio è un lento avvicinamento allo sbarco. L’attesa cresce, si inizia a ricercare la penisola iberica all’orizzonte, ma non ve n’è traccia. Occorre attendere fino alle 19:20 per l’attracco nel porto di Barcellona.

C’è appena il tempo di lasciare la nave e ricompattare i gruppi, bisogna rimettersi subito in viaggio: Lisbona dista da Barcellona oltre 1200 chilometri, da percorrere interamente in pullman. Ci attende una lunga notte di viaggio.

La compieta conclude il secondo giorno dei pellegrini di Nocera Inferiore-Sarno, mentre la luna piena illumina il cammino…

Giornata Mondiale della Gioventù: giorno 2.

Caro diario, ho provato a raccontarti anche il secondo giorno del nostro viaggio. Custodisci quanto ti ho scritto e inizia a preparare nuove pagine bianche.

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