Caro diario ti scrivo…
Ti scrivo a conclusione di questa esperienza della GMG che ha condotto 81 pellegrini della diocesi di Nocera Inferiore – Sarno in Portogallo per respirare l’abbraccio universale della Madre Chiesa. Ora sì che è veramente finita. O forse no, perché in realtà adesso inizia la parte più difficile: trasmettere quanto si è vissuto in questi nove giorni alle nostre comunità, ed in particolare a tutti i giovani della nostra diocesi.
Giornata Mondiale della Gioventù: giorno 9. The last.
La notte a bordo della nave sulla rotta Barcellona – Civitavecchia trascorre tranquilla, certamente più tranquilla rispetto alla notte vissuta in nave nel viaggio d’andata.
Ci si risveglia con la luce del sole che a poco a poco illumina le sale della nave dove sono alloggiati i giovani della diocesi di Nocera-Sarno insieme a quelli delle altre diocesi della Campania e di alcune diocesi calabre.
Dopo essere attraccati a Porto Torres, sulla meravigliosa costa sarda, alle 10:00 ha inizio in sala Smaila un breve momento di condivisione in cui gli oltre mille giovani presenti a bordo si dividono in gruppi per raccontarsi l’esperienza vissuta ed immaginare idee più o meno concrete per riportare nelle proprie comunità la gioia e l’entusiasmo sperimentati a Lisbona. Ma un’ora non basta, forse occorrerebbero delle giornate.
Alle 11:00 inizia la S. Messa, che vede ancora riuniti intorno all’altare, come nel giorno precedente, i vescovi di Mileto-Nicotera-Tropea mons. Nostro, di San Marco Argentano-Scalea mons. Rega, di Catanzaro-Squillace mons. Maniago, di Locri-Gerace mons. Oliva, l’ausiliare di Napoli mons. Beneduce e il vescovo di Aversa, mons. Spinillo, che presiede la Celebrazione.
«Quando i cristiani si incontrano non possono non celebrare l’Eucaristia» dice nell’omelia il vescovo di Aversa, che ha parole di profondo ringraziamento per i sacerdoti, i diaconi, i religiosi, le religiose e i seminaristi che hanno accompagnato i giovani a Lisbona.
Mons. Spinillo ci invita anche a diventare «profezia vivente», perché «profeta è colui che parla rivolto verso Dio e chiama tutti ad alzarsi, a mettersi in cammino e ad andare rapidamente». «Siate profeti!» è l’esortazione del vescovo della “Terra dei fuochi”. «Siamo profeti quando sappiamo ascoltare, accogliere, condividere il bene. Il mondo ha bisogno di questa profezia».
L’attraversamento delle Bocche di Bonifacio, tra Sardegna e Corsica L’attraversamento delle Bocche di Bonifacio, tra Sardegna e Corsica
Mentre la Celebrazione sta per concludersi, la nave riparte dalla Sardegna alla volta di Civitavecchia. È da poco passato mezzogiorno. Nel frattempo il ponte 11, quello più in alto, si popola di viaggiatori accorsi ad ammirare l’attraversamento delle Bocche di Bonifacio, lo stretto che separa la Sardegna dalla Corsica. Uno spettacolo della natura!
Il pomeriggio è una lunga attesa dello sbarco. C’è ancora tempo per parlare, confrontarsi, riposarsi, giocare, pregare.
Arriviamo nel porto di Civitavecchia poco dopo le 18:00. Iniziano le operazioni di sbarco. Gli oltre mille giovani a bordo scendono dalla nave e salgono sui pullman. Ci si divide per diocesi. E allora per molti è il tempo dei saluti, degli abbracci, degli “arrivederci”.
Partiamo da Civitavecchia quasi alle 19:30. Ci attendono altre quattro ore di viaggio, le ultime, quelle che chiuderanno definitivamente questa esperienza.
Durante la sosta in autogrill incontriamo di nuovo i giovani della Chiesa di Locri-Gerace. Sembra di essere ancora a bordo della nave, in navigazione, quasi a voler prolungare la gioia dello stare insieme.
Sui pullman corrono parole di ringraziamento per don Giuseppe Pironti, che ha curato per la diocesi l’organizzazione del pellegrinaggio, e per gli altri sacerdoti accompagnatori, così come per gli autisti della ditta Cipriano.
Non è ancora passata la mezzanotte quando i due pullman su cui viaggiano i giovani della diocesi di Nocera Inferiore – Sarno e quelli di Teggiano-Policastro giungono nello spazio antistante il mercato ortofrutticolo Pagani-Nocera. Ci si congeda. Si riabbracciano genitori, familiari, amici. Da un lato il dispiacere per il separarsi, dall’altro la gioia per il ritrovarsi.
Giornata Mondiale della Gioventù: giorno 9. The last.
Caro diario, siamo arrivati alle battute finali. Sento di doverti dire «Grazie» per quanto hai accolto, raccolto e custodito. Sappi che sei stato preziosissimo ed immagino, non con vanagloria ma con fiducia e speranza, che lo sarai ancora.
Allora grazie, e ti do appuntamento al prossimo numero di Insieme, che sarà in edicola il 10 settembre e nel quale ci sarà altro spazio per raccontare la Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona 2023 vissuta dai giovani della diocesi di Nocera Inferiore – Sarno.