“Figli in cielo”: sabato 25 novembre un pomeriggio di riflessione e preghiera guidato dal vescovo mons. Giuseppe Giudice.
L’incontro si terrà nella parrocchia di Santa Maria Maddalena in Armillis a Sant’Egidio del Monte Albino.
Si rinnova, quindi, l’appuntamento annuale con i genitori che hanno i figli in cielo, che vivono questo gravissimo e innaturale lutto.
Un percorso che il Vescovo ha voluto fortemente, sin dai primi anni del suo ministero nella Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno.
Il gruppo di famiglie ha come guida spirituale don Massimo Staiano.
Programma
Il pomeriggio di sabato 25 novembre prenderà il via alle ore 17.00. Prima è in programma una meditazione del Pastore diocesano.
Mons. Giudice rifletterà sul tema ispirato al salmo 56,9: «I passi del mio vagare tu li hai contati, nel tuo otre raccogli le mie lacrime: “Non sono forse scritte nel tuo libro?”». Poi alle ore 18.30 ci sarà la Santa Messa per tutti i figli in cielo.
L’associazione “Figli in cielo”
L’associazione “Figli in cielo” è stata fondata da Andreana Bassanetti, in seguito alla perdita prematura della figlia Camilla avvenuta il 27 giugno 1991.
È nata così, spontaneamente, una comunità che è scuola di fede e di preghiera, per condividere, «oltre il grande dolore e le esperienze personali, la bellezza dell’incontro con Gesù risorto, unico Consolatore», si legge sul sito dell’associazione.
Inizialmente, le famiglie si radunavano presso il monastero benedettino di Torrechiara (Pr), dove venivano organizzate Settimane di spiritualità e dove iniziarono spontaneamente anche gli incontri settimanali e mensili, principalmente per le famiglie appartenenti alla diocesi di Parma e alle diocesi vicine.
In seguito, molti Vescovi, costatando la serietà e l’originalità del sostegno offerto e desiderando assicurare alle famiglie un cammino autentico e sicuro, sollecitarono la presenza di “Figli in Cielo” nella propria diocesi, per inserirla nel loro programma pastorale.
Le finalità
Le finalità dell’associazione sono descritte sempre sul portale istituzionale.
«La nascita di “Figlincielo” non è frutto di un progetto personale di natura assistenziale, ma deriva esclusivamente dall’incontro con una “Persona viva”, da cui la fondatrice si è sentita chiamata e che continua a chiamare ogni famiglia in lutto, perché “all’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva”, com’è stato mirabilmente evidenziato, nell’enciclica “Deus caritas est”, da Benedetto XVI. Animata da questa consapevolezza, l’associazione ha sempre cercato di creare, con le famiglie visitate dal lutto, rapporti profondi e sinceri, in uno spirito di vera comunione fraterna», spiegano dall’associazione.
La guida del Vescovo
Quello delle morti giovani è un tema caro al Vescovo. Lo ha affrontato in diverse occasioni. L’ultima è stata lo scorso 2 novembre, nel corso della Santa Messa al cimitero di Nocera Inferiore.
Lo stesso ha fatto lo scorso Sabato Santo. Mons. Giudice ha scritto ai genitori con i figli in cielo: «Vorrei che in questo Sabato venisse regalata a loro la speranza, ora che la vita dei genitori continua sotto la grande ombra di quel ricordo», scrisse tra l’altro nel Messaggio inviato alla comunità diocesana.