Parlare di legalità e giustizia in termini credibili non sempre è facile. Ancora di più se gli interlocutori sono i giovani, ai quali spesso la società rimanda esempi di facili scorciatoie o insegna un comodo disinteresse. Un tribunale, poi, rappresenta nel loro immaginario un luogo polveroso e remoto come Hogwarts o tutt’al più un luogo per criminali e che, pertanto, non li riguarda.
È significativo, quindi, che chi della giustizia ha fatto un faro possa guidarli in un virtuoso percorso sui temi della legalità, dei princìpi costituzionali e sulle disposizioni del Codice penale, così come hanno fatti gli avvocati dell’Unione delle Camere Penali di Nocera Inferiore con il “Progetto Scuole”.
Si tratta di un’iniziativa sostenuta dal Protocollo d’intesa sottoscritto tra l’UCPI e l’allora Ministero dell’Università e della Ricerca nel settembre del 2014 e che gli avvocati del foro nocerino hanno avviato dal 2019, rivolto agli studenti degli istituti superiori.
«Lo scopo – racconta l’avvocata Giovanna Fasanino, referente del progetto della Camera Penale di Nocera Inferiore, nel quale è affiancata da altri 14 colleghi (Ambra Viscito, Angela Senatore, Arturo Della Monica, Annabella Cioffi, Fabio Annosi, Giovanni Ferrentino, Luisa Citro Calabarese, Maria Cammarano, Ludovica Caso, Claudia Ruggiero Perrino, Filippo Minardi, Carmela Novaldi, Olimpia Vitale e Raffaele Vitolo) – è quello di offrire una chiave di lettura pratica sui temi che riguardano la Costituzione, le disposizioni del Codice penale, il ruolo dell’avvocato, i principi processuali e la realtà carceraria. Ad una spiegazione in linea generale segue, poi, una parte attiva degli studenti, impegnati in una vera e propria simulazione di un processo».
Divisi in quattro gruppi, gli studenti, guidati dagli avvocati, hanno la possibilità di analizzare un case-study, ancorato alla loro realtà, teatralizzando i ruoli di difesa, accusa e giudice. «Sentirsi protagonisti li stimola ad entrare nei meccanismi della giustizia – spiega la referente -. A questo si aggiunge l’esperienza raccontata in video da ragazzi della loro età, che testimoniano come si siano trovati dalla parte sbagliata della giustizia per non aver riflettuto bene sulle loro azioni e conseguenze». Toccare con mano il concetto di legalità, maturarne la cultura, infatti, è tra i cardini del progetto. Non solo un fumoso monito a comportarsi bene, ma la chiara visione degli effetti delle proprie azioni.
«È importante che capiscano il risvolto pratico della legge sulle loro vite, la tassatività delle regole. Anche nel campo delle possibilità, un’azione di oggi, come ad esempio, un incidente con il motorino o qualsiasi procedimento aperto a loro carico può pregiudicare un colloquio di lavoro o la domanda per una borsa di studio o un bando di concorso».
Il prossimo step dell’iniziativa, al quale stanno lavorando gli avvocati del foto di Nocera, è quello di accompagnare i partecipanti ad assistere ad un vero processo in Tribunale.
Al momento, ad aderire al progetto sono gli Istituti Superiori “Domenico Rea” e “Guglielmo Marconi” di Nocera Inferiore, l’IIS” Della Corte Vanvitelli” e il Liceo “De Filippis – Galdi” di Cava de’ Tirreni, ma è ancora possibile richiedere di aderire contattando direttamente i referenti UCP via email all’indirizzo info@camerapenalenocera.it
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