Ottanta anni fa nasceva il Movimento dei Focolari. La promessa di Chiara Lubich continua ancora oggi a distanza di 80 anni dal sì a Dio pronunciato il 7 dicembre 1943. Dai 3 garofani lasciati davanti al Crocifisso a Trento, l’Ideale dell’unità ha raggiunto tutto il mondo.
Come scrive padre Fabio Ciardi, OMI sul sito del Movimento: «Non fu un voto, fu un “volo”. Un volo ardito come quello di Charles Lindbergh quando, per la prima volta, sorvolò l’Atlantico senza scalo. “Hai trovato la tua vocazione?”, le aveva chiesto il sacerdote vedendola tornare radiosa dal santuario di Loreto che custodisce la casa di Nazareth. “Sì”, le rispose con semplicità. “Ti sposi?”. “No”. “Vai in convento?”. “No”. “Rimani vergine nel mondo?”. “No”. Il sacerdote smarrito non aveva altre alternative da proporre. Allora? Era una quarta strada, quella che Chiara Lubich intravedeva davanti a sé. Quale? Non lo sapeva bene neppure lei, era una via nuova, che bisognava percorrere, con audacia e con coraggio».
La nostra Diocesi è molto legata alla figura di Chiara Lubich. Il territorio dell’Agro nocerino-sarnese si è caratterizzato per essere tra i primi dove l’Ideale ha attecchito e ha sparso fulgidi frutti.
Basti ricordare che il motto episcopale del compianto vescovo emerito, mons. Gioacchino Illiano: “Ut unum sint”.
Come motto del Sinodo diocesano il vescovo mons. Illiano scelse un versetto del profeta Isaia, “il Signore ti guiderà sempre” (Is 58, 11).
Questa “Parola di vita” gli era stata affidata da Chiara Lubich all’inizio del suo ministero episcopale ed egli ne aveva sperimentato l’efficacia e la forza.
I passi di mons. Illiano hanno incrociato quelli del Movimento dei Focolari negli anni ’70, quando era parroco a Siano, nella parrocchia Santa Maria delle Grazie, che ha guidato per 26 anni, subito dopo l’ordinazione sacerdotale del 2 luglio 1961 e fino alla chiamata al ministero episcopale, l’8 agosto del 1987.
Nella nostra diocesi, inoltre, è incardinato don Giancarlo Faletti che dopo la morte della fondatrice ha guidato il movimento in qualità di co-presidente durante la presidenza di Maria Voce.
“Il grande impegno che i focolarini profondono nelle comunicazioni sociali” è stata la motivazione espressa nel 2010 assegnando il Premio Euanghelion alla memoria di Lubich.
«Dopo 80 anni – prosegue – padre Fabio –, quel “sì” si è moltiplicato e risuona ancora oggi, in mille modi. Infuriano le tempeste, il futuro appare incerto, il “volo” può somigliare a un salto nel buio, la paura paralizza… Eppure quella voce continua a farsi sentire in tanti, ora appena tenue ora forte: “Datti tutta a me, datti tutto a me…”. Come? Ognuno lo scopre lentamente, ma ogni chiamata richiede subito un sì generoso. Può essere un sì titubante e timido o deciso, un sì piccolo piccolo o grande grande… Basta che sia un sì, sincero, autentico… Così Dio continua a farsi presente nel mondo e a costruire la sua storia che sboccerà nel Regno dei cieli».
Il nostro giornale ha sempre avuto grande attenzione al carisma del Movimento dei Focolari. Fu organizzato un convegno con Eli Folonari, segretaria di Lubich. A Pagani ci fu la presentazione del libro Lettere dei primi tempi. Poi le interviste a Maria Voce a Margaret Karram.
Incontro con papa Francesco
Questa mattina Margaret Karram, accompagnata da una delegazione di componenti del Movimento dei Focolari, è stata ricevuta in udienza da papa Francesco.
«Vi sono grato di essere venuti mentre celebrate l’ottantesimo anniversario di fondazione del Movimento dei Focolari, detto anche Opera di Maria. Grazie!», ha detto il Santo Padre.
L’udienza «coincide col giorno in cui la Serva di Dio Chiara Lubich decise di consacrarsi totalmente al Signore. Da un’ispirazione ricevuta in un contesto di vita assolutamente ordinario scaturì un atto radicale di donazione a Dio, come risposta alla sua chiamata che aveva sentito dolce e forte nel cuore».
Il Pontefice ha detto: «In questi ottant’anni, avete fatto risuonare questo messaggio in mezzo ai giovani, alle comunità, alle famiglie, alle persone di vita consacrata, ai sacerdoti e ai vescovi; e anche in diversi ambienti sociali: dal mondo della scuola a quello dell’economia, da quello dell’arte e della cultura a quello dell’informazione e dei media; e in particolare negli ambiti dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso. Siete stati così strumento attivo di una grande fioritura di opere, di iniziative, di progetti e soprattutto di “rinascite”, di conversioni, di vocazioni, di vite donate a Cristo e ai fratelli. Di tutto questo oggi vogliamo rendere grazie a Dio».
Papa Francesco ha invitato «a lavorare perché sempre più si realizzi il sogno di una Chiesa pienamente sinodale e missionaria. Cominciate dalle vostre comunità, favorendo in esse uno stile di partecipazione e corresponsabilità, anche a livello di governo. I “focolari” accrescano al loro interno e diffondano attorno a sé un clima di ascolto reciproco e di calore familiare, in cui ci si rispetta e ci si prende cura gli uni degli altri, con particolare attenzione a chi è più debole, a chi è più bisognoso di sostegno. Vi sarà utile, a tal fine, percorrere vie di partecipazione e consultazione vicendevole a tutti i livelli, curando in modo speciale la comunicazione e il dialogo sincero».
Al Movimento è stato affidato un particolare impegno per la pace. «Sappiamo che solo dall’amore nasce il frutto della pace. Per questo vi chiedo di essere testimoni e costruttori della pace che Cristo ha realizzato con la sua croce, sconfiggendo l’inimicizia».
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