«Non distogliere lo sguardo dal povero», è quello che fanno quotidianamente i volontari della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali. Ed è stato anche il tema della Giornata mondiale del povero 2023, che si è celebrata lo scorso 19 novembre.
Un servizio diuturno, di prossimità e attenzione alle fragilità non solo materiali, che gli operatori vivono in pieno. Un impegno suffragato dai numeri, annotati nel Dossier regionale sulle povertà che la delegazione della Caritas Campana realizza da diversi anni.
«In Campania il 46% delle persone è a rischio povertà per reddito basso o lavoro povero, ed è la prima regione in Italia per numero di analfabeti e persone con un basso titolo di studio», si può leggere nel Dossier.
Sono le donne a rivolgersi soprattutto ai Centri di ascolto (rappresentano il 60% dell’utenza), facendosi portavoce delle esigenze dell’intera famiglia. Altro dato segnalato dal Dossier, le emigrazioni di giovani quale forzata conseguenza di chi è in ricerca di un posto di lavoro e di migliore affermazione: in questo caso sono soprattutto le aree interne a subire tale forte emorragia, mentre cresce il numero dei migranti in entrata.
Per intercettare questi bisogni nella nostra Diocesi sono attivi il Centro di ascolto, la distribuzione pasti, il Magazzino della solidarietà, gli sportelli professionali.
In prima linea l’equipe coordinata dal direttore, don Enzo Di Nardi, e composta dalla vice Sofia Russo, dalla responsabile pasti, Valeria Fedele, dalla responsabile sportelli professionali, Anna Petrosino, coadiuvati da professionisti e volontari.
Il Centro di ascolto
Il Centro d’ascolto è il cuore della Caritas diocesana, dove vengono accolte le istanze presentate dalle persone che si recano a Santa Croce di Nocera Inferiore e, da qualche settimana, ad Episcopio di Sarno.
Non tutti gli utenti chiedono contributi economici o materiali, molti passano per un consiglio, per essere indirizzati nella giusta direzione o per chiedere di sollecitare gli organi preposti ad intervenire sui loro casi di bisogno.
«Rispetto allo scorso anno – spiegano dalla Caritas diocesana – abbiamo registrato una diminuzione di utenti periodici, ovvero di quelli che ogni tre mesi avanzavano richieste economiche, sia perché per loro abbiamo allungato i tempi tra un intervento e l’altro sia perché abbiamo avviato progetti di autonomia guidata».
Emergenza casa. L’emergenza abitativa resta la problematica che ha un maggiore impatto: affitti troppo alti, spese improvvise per la gestione della casa, problemi con le garanzie richieste dagli affittuari, utenze alle stelle. Si tratta del 75% degli interventi sollecitati.
«La mancanza di una edilizia sociale e moderna e l’inasprimento dell’inflazione sono i due nodi legati alle problematiche che ci vengono presentate», rilevano dal Centro d’ascolto.
Emergenza sanitaria. Subito dopo l’emergenza abitativa c’è quella sanitaria, a causa delle lunghe liste d’attesa e l’esaurimento dei fondi per le prestazioni in convenzione già ad inizio mese. Ma ci sono anche le terapie basate su farmaci non mutuabili, tra cui costosi integratori. Le famiglie con neonati chiedono aiuto per il latte in polvere o per i pannolini.
«A questi potremmo aggiungere la monetarizzazione delle visite specialistiche seguite dallo sportello salute. Ammontano a circa 14mila euro di servizi erogati, ma non spesi perché resi gratuitamente dai medici cattolici che hanno dato disponibilità volontaria», aggiungono dalla Caritas diocesana.
Gli sportelli professionali
Lavorano a pieno regime anche gli sportelli professionali ubicati presso la Casa Iuvenescit Ecclesia di via Napoli a Nocera Inferiore. Nell’ultimo anno hanno accolto complessivamente 295 utenti di diverse nazionalità, effettuando, in loro favore, un totale di 1365 interventi complessivi.
Il 50% degli utenti che si sono rivolti allo sportello sono di nazionalità italiana, seguiti da quelli di nazionalità indiana. In percentuale minore sono assistiti anche ucraini, marocchini, albanesi e rumeni. La multiculturalità non interessa soltanto lo sportello immigrati, ma proporzionalmente anche tutti gli altri sportelli.
Il maggior numero di interventi è stato effettuato dallo sportello psicologico (92 utenti per 643 consulenze), seguito dagli sportelli: immigrati (359 interventi), salute (180), legale (139), lavoro con 44 ascolti e 175 segnalazioni.
Rispetto allo sportello immigrati, sono stati censiti 74 nuovi utenti che hanno fatto richiesta di aiuto per ottenere il permesso di soggiorno. Sono diminuite le richieste di permesso di soggiorno per sanatoria/emersione e aumentate quelle per motivi familiari.
In merito alle consulenze psicologiche, il 40% degli utenti è in età adolescenziale ed ha problematiche relazionali e/o momenti di crisi evolutiva, nei quali si registra un incremento di casi di disturbi del comportamento alimentare, self- cutting e idee suicide.
La Caritas si propone anche di accogliere coloro che richiedono di svolgere lavoro di pubblica utilità, nell’ambito dei programmi di giustizia riparativa, in maniera particolare nell’ambito dei procedimenti di sospensione con messa alla prova. «In questo secondo anno di attività – sottolineano dall’equipe – la nostra struttura ha accolto quattro utenti». Per l’accoglienza dei senza fissa dimora, nel 2023 sono state ospitate 13 persone, di cui cinque ancora in carico.
Gli aiuti alimentari
C’è poi la mensa di Santa Croce con la distribuzione di pasti pronti: in media 25 al giorno, per circa 9.575 all’anno. «Gli utenti della mensa presentano tutti fragilità complesse: famiglie con forti problematiche economiche, persone sole che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, stranieri che vivono in condizioni di estrema povertà», riportano i dati del Dossier. Un contatto quotidiano che rappresenta un valore aggiunto, in quanto si stabilisce un rapporto empatico con gli utenti.
Il Magazzino della solidarietà, grazie a 23 organizzazioni partner territoriali, sostiene 5.034 persone in condizione di indigenza. Nell’ultimo anno sono stati distribuiti 1.935 quintali di alimenti, 35.000 litri di latte e oltre 8.000 litri di olio.
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