Seconda serata degli Esercizi spirituali con i laici 2024: il video della meditazione del Vescovo

L’appuntamento di quest’anno si sviluppa sul tema “Giunge una donna samaritana ad attingere acqua”

Il video della seconda serata degli Esercizi spirituali con i laici 2024. L’appuntamento di quest’anno si sviluppa sul tema “Giunge una donna samaritana ad attingere acqua”.

Le tre serate si tengono nella Cattedrale di San Prisco a Nocera Inferiore, dalle ore 19.30 alle ore 21.00.

La prima serata si è svolta il 5 marzo, ieri c’è stata la seconda serata degli Esercizi spirituali che si concludono questa sera.

Un momento di forte spiritualità organizzato dalla Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali. Infatti, i vari movimenti e associazioni presenti in Diocesi animeranno le tre serate. Un’occasione di preghiera e meditazione durante il cammino quaresimale, per prepararsi a vivere meglio la Pasqua.

Una convocazione ormai tradizione, in quanto il vescovo mons. Giuseppe Giudice ha voluto inserire gli Esercizi spirituali con i laici tra le attività ordinarie della Diocesi.

Si inizia con la preghiera corale a cui segue la meditazione del Vescovo e l’Adorazione Eucaristica.

Cosa sono gli Esercizi spirituali

Il termine Esercizi spirituali viene impiegato per indicare che essi sono un semplice ma efficace “addestramento” alla preghiera nella vita.

Sotto tale definizione si raccolgono vari metodi di preghiera, il cui scopo è attivare o riattivare le nostre facoltà interiori all’ascolto della Parola, così da raggiungere, gradualmente, le tre finalità che in successione si presentano a chi voglia progredire nella vita spirituale, cioè nell’esperienza della propria figliolanza divina.

Anzitutto, il fine purificativo della contestazione e del superamento della propria mentalità carnale e delle sue strategie radicate; gustare l’esperienza del perdono di Dio e del passaggio a una prospettiva nuova possibile con Lui, e dunque scoprire un’alternativa alla propria mentalità di sempre, significa iniziare a imparare il lessico del discernimento, che permette di perseguire il fine illuminativo della vera conoscenza di Dio, e di chi siamo noi per Lui, così da progredire sempre più verso il fine unitivo, che non è altro che l’intimità col Signore e la custodia del rapporto con Lui.

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