Una visita breve ma intensa quella compiuta nel pomeriggio di oggi dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nella Collegiata di San Giovanni Battista in Angri.
Il ministro, accompagnato da una nutrita delegazione di politici locali, è stato accolto da mons. Vincenzo Leopoldo, parroco della Collegiata e vicario generale della Diocesi.
Presenti il prefetto di Salerno, Francesco Esposito, il questore Giancarlo Conticchio e i vertici provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza.
A rappresentare l’amministrazione comunale di Angri il presidente dell’assise consiliare cittadina Massimiliano Sorrentino.
La visita del ministro Sangiuliano si inserisce nel quadro delle iniziative promosse dal Comitato per il restauro dell’organo della Collegiata.
Infatti, da diversi mesi si sta adoperando per riportare alla piena funzionalità il grandioso strumento realizzato negli anni Trenta del secolo scorso dall’organaro cremonese Giuseppe Rotelli, rimasto inutilizzabile dalla tragica sera del 23 novembre 1980.
Presente in Collegiata la soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno ed Avellino, Raffaella Bonaudo.
Una visita successiva all’interessamento della deputata Imma Vietri, che aveva già visitato la Collegiata lo scorso mese di febbraio, grazie alla quale il ministero della Cultura ha finanziato il restauro dell’organo di Angri.
La procedura è dunque ora in capo alla Soprintendenza, che dovrà dare avvio al complesso iter burocratico necessario per far partire i lavori.
La visita di oggi ha permesso al ministro di conoscere la chiesa madre della città doriana, scrigno d’arte che custodisce la fede del popolo angrese, la sua devozione per il patrono san Giovanni Battista, ma anche le radici e l’identità culturale di una intera città.
Le dichiarazioni del ministro della Cultura
«Giro molto sui territori – ha detto Sangiuliano – perché sono portatore di una cultura che fuoriesce dalla ZTL e da determinati ambiti: la cultura deve essere diffusa su tutto il territorio. E la nostra è una cultura cristiana, perché abbiamo una millenaria identità cristiana. In ogni comune italiano abbiamo uno scrigno di tesori, che io ho il dovere di tutelare e valorizzare, cioè far sì che tutto sia fruibile, poiché la cultura fa la qualità della vita delle persone».
Lo scorso ottobre Sangiuliano visitò anche la Domus del Decumano e il Battistero paleocristiano di Nocera Superiore, richiamando gli stessi concetti che rappresentano il leitmotiv dell’azione ministeriale dell’ex direttore del Tg2.
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