Festa della mamma: la favola digitale dei Medici con l’Africa Cuamm

Per la Festa della mamma è in arrivo una nuova e originale favola digitale, proposta da Medici con l’Africa Cuamm.

“Da grande”, il titolo della favola, “è una frase che ogni bambino ripete spesso, sognando di diventare calciatore o ballerina, cantante o pompiere, qualcuno persino un supereroe”, ricorda il Cuamm.

In questa favola, che ogni mamma può leggere con il suo bambino, i bimbi in Africa dialogano con i loro “amici animali”.

Sono animali speciali, quelli africani, con colori allegri e divertenti, che pongono ad ogni bambino la domanda che tutti ci siamo sentiti rivolgere: “Cosa farai da grande?”.

E così la fantasia vola leggera verso sogni e futuro da realizzare. C’è chi desidera diventare meccanico, chi medico, chi cuoco. E ancora maestro, ostetrico o agente comunitario.

“Lavori che in Africa – sottolinea il Cuamm – assumono un valore speciale, perché aiutano gli altri e fanno crescere tutta la comunità. Di certo, non arricchiscono chi li compie, ma sono utili per costruire un mondo più giusto e uguale per tutti, dove ciascuno può realizzare i propri sogni, siano essi grandi o piccoli, dove ognuno può essere, davvero, il protagonista della propria vita”.

I testi della favola sono scritti da Guia Risari e le illustrazioni sono di Anna Godeassi.

Sullo sfondo del racconto, la campagna proposta dal Cuamm “A casa mia”, che punta alla formazione del personale sanitario africano, formazione come opportunità di crescita e di riscatto, come leva per trovare un lavoro e un’occupazione che dia dignità alla propria vita.

Il meccanismo per leggere la favola e per donarla è molto semplice. Basta compilare il format presente nel sito www.mediciconlafrica.org e si potrà scaricare il pdf della favola. “Più siamo, più grande sarà il sostegno” alla campagna “A casa mia”, conclude il Cuamm.

Gigliola Alfaro/Sir

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts
Leggi tutto

Tutti i “santi” o tutti i “Santi”?

Santi con la Esse Maiuscola o santi con la esse minuscola? Non solo per avvallare una tendenza inclusiva e quindi stare sull’orlo della moda corrente ma per sottolineare come, davvero, nel mondo misterioso che l’annuncio evangelico ci pone dinnanzi agli occhi, santi e Santi coesistano e vibrino all’unisono.