Abbiamo tutti nel cuore il ricordo indelebile della lettera ai bambini di Giovanni Paolo II (13 dicembre 1994) e del messaggio a loro rivolto da parte di Giovanni XXIII: «Date una carezza ai vostri bambini e dite: “Questa è la carezza del Papa”». A questi momenti, che fanno parte del nostro immaginario e della più recente storia della Chiesa, si aggiungerà sicuramente la prima Giornata Mondiale dei Bambini “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” del 25 e 26 maggio a Roma. Incontro, voluto da papa Francesco, interamente rivolto ai più piccoli. E come Giovanni XXIII aprì un’epoca di pace così speriamo che questo evento possa crearne almeno le condizioni.
I più piccoli sono stati spesso “traditi” dagli adulti. È pertanto necessario ricostruire un’alleanza, un nuovo patto generazionale, sotto il segno del Vangelo. La Giornata sarà un incontro senza precedenti, destinato a scuotere gli animi e le coscienze di tutti. Le adesioni già superano i 60mila partecipanti.
Tra i Paesi coinvolti: Siria, Ucraina, Russia, Afghanistan, Etiopia, Eritrea, Mozambico, Palestina e Israele. Si tratta di un evento epocale che cercherà di rilanciare la domanda posta del Papa, già posta nelle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti: che futuro vogliamo consegnare ai nostri figli?
La vita quotidianamente ci mostra dolore e sofferenza di popolazioni in guerra: migliaia di morti, di feriti, di sfollati. Immani distruzioni, che causano dolore, soprattutto ai più piccoli e indifesi, e rischiano di segnare per sempre il loro futuro. Allora ecco l’esortazione, il grido di pace di papa Francesco: davvero si pensa di costruire un mondo migliore in questo modo? Davvero si pensa di raggiungere la pace? Basta, per favore!
La Giornata mondiale dei Bambini sarà grido di pace che scuoterà il mondo intero e gli animi della brava gente. Sarà segno evidente di un’ondata di purezza che vuole, desidera e grida «basta guerre». Sarà il primo e più grande avvenimento che le cronache abbiano mai registrato fatto dai più piccoli per i più grandi. Come ha sottolineato Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, si tratta di «un evento aperto e non chiuso» dove saranno presenti non solo bambini cristiani, ma anche di altre fedi. «Tutti i bambini vanno inclusi, soprattutto i più vulnerabili e le vittime di guerra». L’obiettivo, infatti, «è di dare speranza a questo mondo».
È giunto il momento di visioni di pace, di sogni di pace, di impegno determinato e convincente.
Ecco perché alla lettera del Santo Padre ai più indifesi, ai più fragili, ai più piccoli stanno rispondendo in tanti. Una lettera che invita a scoprire il segreto della felicità. Non quella effimera e di breve respiro, ma quella della riscoperta del Padre nostro.
E noi adulti? Gianluigi Buffon, che sarà tra i protagonisti delle due giornate – la prima allo Stadio Olimpico, la seconda a Piazza San Pietro – ha sottolineato come l’evento di maggio sia «la partita della vita. Una volta si diceva che la bellezza salverà il mondo. Oggi ci diciamo che i bambini salveranno il mondo». Ma non ha mancato di aggiungere anche che «noi come società stiamo affrontando il naufragio, e se diamo la responsabilità di salvare il mondo ai bimbi significa che qualcosa abbiamo sbagliato».
I sogni, quelli veri, prima o poi si avverano! Sarà una festa semplice, positiva, sincera, nuova. Ci saranno arte, educazione, intrattenimento, riflessione, preghiera, dialogo. Sarà un’esperienza formativa per i più piccoli e per i loro accompagnatori e una giornata storica per la Chiesa.
padre Enzo Fortunato, Coordinatore Giornata mondiale dei Bambini
La GmB è voluta da papa Francesco, con il patrocinio e la direzione del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, con la collaborazione e il sostegno della Comunità di Sant’Egidio, della Cooperativa Auxilium, della Figc e il supporto di Ferrovie dello Stato Italiane, Ita Airways ed Eni Plenitude. Per partecipare alla prima Giornata mondiale dei Bambini e rimanere informati, basta visitare il sito www.giornatamondialedeibambini.org
Il programma
La Giornata mondiale dei Bambini si aprirà il 25 maggio. Alle ore 9.00 taglio del nastro del Children’s Village al Foro Italico e dalle ore 12.30 la festa allo Stadio Olimpico con il saluto delle delegazioni straniere, lo scoprimento della croce della Gioia di Mimmo Paladino e il canto dell’inno ufficiale da parte del coro dello Zecchino d’Oro. La conduzione del pomeriggio di festa sarà affidata a Carlo Conti, che alle ore 17.00 accoglierà papa Francesco che dialogherà con i bambini. Il 26 maggio la festa si sposta in piazza San Pietro con i canti dello Zecchino d’Oro e la Santa Messa, alle ore 10.30, presieduta dal Santo Padre, a cui seguirà l’Angelus e il saluto ai bambini.
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato.
- Battistero di Santa Maria Maggiore: protocollo per la valorizzazione congiunta
- Lettera di Natale 2024: domani la presentazione a Orta Loreto
- Scuole cadenti
- Chiamati ad organizzare la speranza
- Lino Barbieri testimonial del Progetto Famiglia Cooperazione