Incontinenza e disfunzioni del pavimento pelvico: visite gratuite a Salerno

Appuntamento domani mattina al Ruggi d’Aragona. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 3356668572
Foto di StockSnap da Pixabay

Incontinenza e disfunzioni del pavimento pelvico, la Fincopp accanto alle donne salernitane. Domani, giovedì 20 giugno, visite gratuite all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.

Gli screening saranno effettuati presso l’ambulatorio di Uroginecologia e del pavimento pelvico al primo piano della struttura di via San Leonardo. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 3356668572.

Una mattinata di screening resa possibile dall’azienda universitaria, fortemente voluta dalla presidente regionale Fincopp, Carmela Crescenzo, e dal vicepresidente, Lucio Cipullo, dirigente medico di ginecologia presso il Ruggi d’Aragona di Salerno.

I controlli gratuiti si inseriscono nell’ambito delle iniziative nazionali patrocinate dal Ministero della Salute, portate avanti in Campania dalla Fincopp.

Infatti, la giornata anticipa l’evento nazionale della Federazione Italiana Incontinenza e Disfunzioni del Pavimento Pelvico, in programma il 28 giugno a Roma nella sala riunioni del Ministero della Salute, al Lungotevere Ripa.

I dati del fenomeno

Si stima che in Italia ci siano circa 5 milioni di persone con disfunzioni del pavimento pelvico. In Campania si parla di migliaia di donne e uomini che convivono con l’incontinenza, senza sapere che può essere limitata se non del tutto cancellata.

Per superarla, nei casi più gravi, si interviene chirurgicamente. Ma nella maggior parte dei casi si può correggere il problema con la riabilitazione pelvica.

Non inestetismo, ma vero handicap

 «Parliamo di un fenomeno molto presente, ma sottovalutato perché da alcuni declinato come semplice inestetismo. Ne soffrono le donne – ha spiegato la presidente Crescenzo – anche in giovane età e prima di un parto, ma anche tanti uomini. I medici di base possono aiutarci tantissimo. Non è una questione psicologica, ma fisiologica. Per chi ne soffre è un vero handicap».

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