Stimmate di san Francesco: la reliquia del sangue stimmatizzato ritorna in Diocesi

La teca resterà tra Nocera Superiore e Nocera Inferiore il 26, 27 e 28 giugno. La peregrinatio terminerà all’ospedale Umberto I
La teca con la reliquia delle stimmate accolta nella parrocchia di Baronissi – foto pagina FB Parrocchia Baronissi

La reliquia di san Francesco d’Assisi ritorna in Diocesi per tre giorni: da domani a venerdì 28 giugno.

Un’occasione favorita dall’ottocentesimo anniversario dal ricevimento delle stimmate da parte del fraticello d’Assisi, avvenuto a La Verna nel 1224.

L’iniziativa è stata organizzata dalla Provincia salernitano-lucana dell’Immacolata Concezione dei Frati minori francescani.

Domani pomeriggio, alle ore 18.00, la teca con la reliquia delle stimmate di san Francesco d’Assisi sarà accolta dal guardiano padre Andrea Mazzocchi nel santuario di Maria Santissima Materdomini di Nocera Superiore.

Alle ore 19.00 ci sarà la Messa presieduta da padre Antonio Michele Ridolfi, padre provinciale dei Frati minori salernitano-lucani. Alle ore 21.00 ci sarà un momento di catechesi e la benedizione con la reliquia.

Giovedì 27 giugno nel santuario di Materdomini ci sarà la preghiera delle Lodi alle ore 8.00 e la Messa. Un’altra Celebrazione Eucaristica è in programma alle ore 9.30, mentre alle ore 12.00 si pregherà l’Ora media e l’Angelus.

Alle ore 18.00 dal santuario Materdomini partirà la processione con la reliquia delle stimmate di san Francesco verso il convento di Santa Maria degli Angeli, che segna il confine tra le due Nocera.

La teca sarà accolta dal guardiano padre Massimo Pepe e alle ore 19.30 ci sarà la Messa presieduta dal padre provinciale Antonio Michele Ridolfi.

Alle ore 21.00 ci sarà un momento di catechesi al popolo.

La visita in ospedale

Venerdì 28 giugno, ultimo giorno di permanenza della reliquia in Diocesi, è in programma la visita all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore.

Alle ore 7.00 padre Massimo Pepe farà il giro dei reparti. Concluderà la visita alle ore 9.00, con un momento di preghiera nella cappella ospedaliera.

La reliquia delle stimmate di san Francesco aveva già visitato la Diocesi.

La teca era stata portata lo scorso mese di marzo. Una organizzazione curata dall’Ordine francescano secolare e dalla chiesa di San Francesco d’Assisi di Angri.

La reliquia fece anche tappa nel monastero della Clarisse di Nocera Inferiore.

La storia

L’anno 2024 è la ricorrenza dell’ottavo centenario delle stimmate di san Francesco.

Le antiche biografie raccontano che Francesco d’Assisi nell’estate del 1224, in un momento di crisi umana e spirituale, si ritirò sul Monte della Verna, in provincia di Arezzo.

«L’esperienza delle stimmate, esperienza di dolore e amore, è diventata per Francesco dono da custodire con responsabilità e umiltà, ma anche l’inizio di un “canto di lode” compiuto nella sua vita e raccontato nei celebri componimenti letterari delle Lodi di Dio Altissimo e Cantico delle Creature», si legge sul sito del Santuario.

Il messaggio che scaturisce dall’esperienza della Verna è «parola di guarigione e speranza per tutti gli uomini che può essere nuovamente consegnata a un mondo segnato da tensioni, divisioni e guerre ma anche da desiderio di vita e futuro».

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts