La palatella di Materdomini: la tradizione a tavola

La preparazione del pane tipico del Ferragosto nell’Agro nocerino sarnese

La palatella di Materdomini è un particolare formato di pane che viene preparato a ridosso della solennità dell’Assunzione di Maria al cielo nell’Agro nocerino sarnese.

È consumato, infatti, a partire dal 14 agosto nelle case delle due Nocera, ma anche a Roccapiemonte, a Pagani, in alcune zone di Cava de’ Tirreni e Mercato San Severino, a Castel San Giorgio e a San Marzano sul Sarno.

È il piatto tipico dei devoti della Materdomini venerata nel santuario dell’omonima frazione di Nocera Superiore. Un panino con all’estremità due bitorzoli, che gli danno la forma di una caramella.

La palatella è farcita con alici dissalate e la mpupata, ovvero melanzane sotto aceto. Un piatto povero, semplice, ma altamente evocativo e identitario di una comunità molto ampia.

Infatti, in molte parti della Campania, dell’Italia e del mondo dove ci sono comunità dell’Agro che ancora perpetuano le tradizioni locali, ci sono gruppi o famiglie che si ritrovano per mangiare la palatella di Materdomini.

Le radici della sua preparazione si perdono nella notte dei tempi. Prima veniva preparata e consumata nei pressi del santuario, offerta ai pellegrini che si recavano in preghiera dalla Materdomini. Poi è diventato di uso e consumo diffuso anche nelle case del territorio.

Un momento di aggregazione familiare e non solo.

Siamo stati al panificio De Pascale in via Sant’Anna a Nocera Inferiore (SA) dove Annibale De Pascale, quarta generazione di panificatori, insieme alla sua famiglia prepara e sforna migliaia di palatella per soddisfare le esigenze di tutti.

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