Regina pacis: domani la processione per le strade di Angri

La storia della statua e dei festeggiamenti che si apprestano a compiere 100 anni
La statua della Regina pacis venerata nell’omonima parrocchia angrese

Regina pacis: quasi cento anni di festeggiamenti per la Madonna della pace. Dal 1926, anno in cui fu aperta al culto l’omonima chiesa ad Angri, si svolgono i solenni festeggiamenti per Maria Regina della pace.

La festa, elemento catalizzatore e aggregante della parte nord della cittadina, alla sua istituzione si celebrava il 15 agosto, ma dagli anni ’50 è stata sempre più posticipata fino alla seconda domenica di settembre.

L’occasione per sancire il momento di passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale, in una zona – quella in cui sorge la parrocchia – tradizionalmente votata all’agricoltura e all’industri agroalimentare.

Regina pacis - statua parrocchia Angri
La statua della Regina pacis venerata nell’omonima parrocchia angrese

La statua

La statua della Regina pacis venerata nell'omonima parrocchia angrese
La statua della Regina pacis venerata nell’omonima parrocchia angrese

La statua è di pregevole ed elegante bellezza e raffigura la Madonna con la palma della pace nella mano destra, mentre regge il Bambino benedicente col globo nella mano sinistra.

Realizzata a Roma dalla ditta Rosa Zanazio & Co. fu donata dal primo rettore della chiesa, canonico Vincenzo Del Pezzo, che molto si adoperò sull’esempio dello zio sant’Alfonso Maria Fusco a costruire un tempio dedicato alla pace, dopo gli anni terribili della Grande Guerra.

A tale statua vennero poi apposte le corone realizzate con l’obolo dei fedeli ed anche un mantello trapuntato da centoventi stelle, sotto il cui manto celeste i fedeli bramano protezione.

L’importanza da subito tributatale dagli angresi è evidente anche da un rarissimo filmato che risale all’eruzione del Vesuvio del 1944: la Madonna è trasportata a mano dai fedeli per assicurare protezione a queste contrade assieme al patrono san Giovanni Battista.

La festa

Il passaggio sotto il manto della statua della Vergine Maria

Negli anni la festa – sempre celebrata con la sola interruzione di qualche anno di guerra e del post terremoto – si è imposta come una tradizione irrinunciabile.

Grazie alla volontà del parroco don Antonio Cuomo, della Commissione festeggiamenti e del Consiglio Pastorale Parrocchiale ha ripreso linfa, con una importante e centrale parte sacra a cui seguono i festeggiamenti civili nel “Villaggio della Pace”, ospitato nell’ex scalo merci.

Infatti, anche quest’anno la comunità si è preparata con una novena in cui i fedeli hanno potuto ascoltare le parole di padre Giuseppe Ceglia e don Romeo Bruno.

I fedeli delle diverse zone della parrocchia si sono avvicendati ogni giorno con un’offerta di fiori, seguita dalla messa solenne e dal Buonasera a Maria.

La preghiera del Vescovo

Venerdì 6 settembre la messa è stata presieduta dal vescovo mons. Giuseppe Giudice che, sulla scia dei suoi predecessori Romeo, De Angelis, Nuzzi (che proprio 40 anni fa, il 16 settembre 1984, incoronava solennemente il Bambino e la Madonna) e Illiano, non ha mancato di far sentire la sua consueta vicinanza ai fedeli di questa contrada.

Il Pastore ha sottolineato che la Vergine venerata sotto questo titolo ci consegna oggi un messaggio di grande attualità in un momento in cui il mondo intero ha fame di pace per via dei conflitti che attanagliano i popoli a noi vicini e talvolta anche le nostre stesse città o famiglie.

Di qui l’invito a porsi sotto il Suo presidio, efficacemente reso dal rito finale di passare sotto al manto celeste trapuntato di stelle, per chiederne protezione per sé e per il mondo intero.

Giuseppe Pio Troisi

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