Il 1989 è stato un anno denso di avvenimenti nella storia dell’umanità e nella vita personale di don Ciro Galisi, che proprio il 7 ottobre di quell’anno riceveva l’ordinazione sacerdotale.
In questo tempo lungo, una vera e propria vita, tanti sono stati i momenti salienti del suo ministero.
Ma un sacerdote non è tale solo dal momento dell’ordinazione; ha infatti bisogno di crescere con un’importante guida spirituale, che don Ciro trovò in mons. Gaetano Ficuciello.
Nella sua parrocchia d’origine, la centralissima Santa Maria ad Praesepe di Nocera Inferiore, don Ciro ebbe la fortuna di incontrare don Ficuciello, parroco di quella comunità dal 1972.
La scelta vocazionale
L’incontro folgorante fece nascere nel giovane la vocazione, tanto che a soli 13 anni decise di entrare nel seminario minore di Salerno.
Dopo gli studi liceali e la maturità classica, passò al seminario “Ascalesi” di Napoli-Capodimonte, dove iniziò e concluse gli studi in Filosofia e Teologia.
Nel frattempo, il 7 ottobre 1989 riceveva l’ordinazione sacerdotale dalle mani di mons. Gioacchino Illiano nella sua Santa Monica (altro nome con cui è conosciuta S. Maria ad Praesepe).
Una vocazione affidata sotto la protezione della Beata Vergine del Rosario di Pompei, di cui don Ciro è devoto.
Fu prima viceparroco e poi parroco, ma anche per molti anni responsabile del Servizio diocesano di Pastorale giovanile.
Finito il seminario, il novello sacerdote non abbandonò gli studi, che volle proseguire a Roma con un dottorato in Teologia pastorale e Catechetica presso l’Università Pontificia Salesiana e la licenza in Diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense.
Terminato il periodo romano, don Ciro – che nel frattempo era succeduto dal 3 giugno 1995 come parroco di Santa Monica al defunto mons. Ficuciello – inizia l’insegnamento di Teologia pastorale e catechetica dapprima all’istituto francescano di Nola e poi al seminario metropolitano “Giovanni Paolo II” di Pontecagnano Faiano, incarico che ricopre ancora oggi.
Le opere sociali
Oltre al già impegnativo ruolo di docente, don Ciro, attento ai bisogni dei bambini con situazioni di disagio, ha ideato e realizzato la onlus “Il buon samaritano”, che negli anni si è aperta anche alle famiglie.
Oltre ai bisogni materiali, importante è stato l’impegno profuso per far conoscere attraverso l’esegesi la Parola di Dio ai laici in maniera approfondita con la “Scuola della Parola” e l’Adorazione Eucaristica perpetua.
Il trasferimento ad Angri
In quella realtà dinamica e cittadina che è Nocera Inferiore don Ciro è diventato una istituzione. Non sorprende, quindi, che sia stato salutato con grande affetto ad ottobre 2015, quando il vescovo mons. Giuseppe Giudice gli ha affidato la comunità di Santa Maria delle Grazie in Angri.
Nel popoloso Quartiere Alfano, posto alla periferia della nostra Diocesi, don Ciro è stato subito accolto con grande amicizia, trovando anzitutto supporto in mons. Illiano, che dalla fine del suo episcopato nel 2011 aveva scelto questa comunità per il suo ritiro.
Una realtà viva grazie all’Azione Cattolica, al gruppo Scout Angri 3, alla Corale Girasoli, ai ministranti e ai volontari che si sono uniti ai suoi progetti di solidarietà come la raccolta fondi per la costruzione di un complesso scolastico a Tampellin in Burkina Faso.
Il tutto senza mai recidere i legami con la sua parrocchia d’origine, sempre pronta a manifestargli il proprio affetto come nell’occasione di questo importante anniversario, festeggiato sabato 5 ottobre con un piccolo momento di convivialità assieme alla comunità angrese.
A don Ciro che si augura di mantenere sempre un atteggiamento amicale coi fedeli delle comunità in cui è chiamato a svolgere il proprio ministero, auguriamo di continuare con la stessa forza dell’inizio a prestare la sua opera al servizio di Dio, della Chiesa diocesana e soprattutto del prossimo per molti anni.
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