I cavalieri di Villa Silvia di Roccapiemonte al campionato italiano

L’esperienza di Oristano è stata non solo una sfida sportiva, ma anche un’opportunità di crescita personale. Un esempio di inclusività e integrazione attraverso lo sport
I cavalieri di Villa Silvia nella scuderia FISDIR mentre accudiscono i cavalli prima della gara
I cavalieri Catia, Mario e Michele con i loro cavalli

I cavalieri di Villa Silvia di Roccapiemonte al campionato italiano di equitazione targato Fisdir. La Fisdir è la Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivi relazionali).

Il concorso si è svolto dal 26 al 29 settembre ad Oristano, in Sardegna.

A rappresentare con successo i colori del centro rocchese gli atleti Catia, Mario e Michele.

Villa Silvia ha una storia nel campo dell’equitazione riabilitativa, è stata tra i primi centri italiani a praticare l’ippoterapia.

Questa disciplina, che utilizza il cavallo come strumento terapeutico, permette agli atleti di sviluppare capacità relazionali, motorie ed emotive, grazie a un contatto speciale con l’animale.

L’edizione del campionato 2024 ha dato la possibilità ai cavalieri arrivati da tutta Italia di confrontarsi e gareggiare fra loro con il giusto agonismo e rispetto.

Opportunità di crescita e di inclusività

«Il binomio è un rapporto particolare che si crea tra cavaliere e cavallo ed è un’empatia che in nessun altro sport è possibile trovare», ha spiegato il direttore tecnico Giancarlo Marcoccia.

Questo legame unico favorisce lo sviluppo di una connessione profonda che va oltre la competizione, permettendo ai cavalieri di vivere l’esperienza sportiva in modo coinvolgente e significativo.

L’esperienza dei cavalieri di Villa Silvia a Oristano è stata quindi non solo una sfida sportiva, ma anche un’opportunità di crescita personale. Un esempio di inclusività e integrazione attraverso lo sport.

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