Bike Tour Nocera-Palermo: solidarietà su due ruote

Il viaggio di Vagito, Piccolo, Ferrentino e Matteo ha portato in vacanza 30 bambini assistiti dalla Caritas diocesana
I quattro ciclisti durante l’attraversamento dello Stretto di Messina. Da sinistra: Federico Piccolo, Valerio Matteo, Andrea Vagito e Amedeo Ferrentino

Novecentocinquanta chilometri in sette giorni per regalare una vacanza ai bambini assistiti dalla Caritas diocesana.

È l’esempio di genuina generosità di quattro ciclisti per passione: Andrea Vagito, Amedeo Ferrentino, Federico Piccolo e Valerio Matteo. Quattro professionisti che hanno acceso gli animi delle comunità di Nocera Inferiore e Nocera Superiore.

Con la loro impresa, il Bike Tour Nocera-Palermo, hanno appassionato migliaia di follower. Infatti, l’avventura è stata documentata passo passo attraverso i social network.

I quattro sportivi per passione, partiti il 19 luglio da Nocera Inferiore in sella alle loro bici, hanno voluto dare al proprio sacrificio un risvolto solidale.

Una solidarietà che si è contrapposta all’inerzia e all’individualismo, che ha donato gioia, entusiasmo ed empatia oltre che una vacanza alle famiglie meno abbienti del territorio.

Nel percorrere lo stivale, toccando le principali località costiere, spesso accolti da nocerini in vacanza o trapiantati in Cilento, Calabria e Sicilia, hanno dato vita alla sottoscrizione. Una valanga di solidarietà che giorno dopo giorno ha suscitato centinaia di donazioni, fino a raggiungere la cifra di 11.000 euro.

I magnifici quattro, in sella alle loro bici, sono partiti da Nocera ed hanno raggiunto la lontana Palermo, percorrendo, in sette giorni, con un clima torrido, 950 chilometri.

Il Bike Tour Nocera-Palermo è stato una impegnativa e virtuosa esperienza di raccolta fondi, che ha consentito la realizzazione di soggiorni estivi per famiglie in difficoltà. Gli 11.000 euro raccolti hanno consentito alle famiglie individuate dalla Caritas di Nocera Inferiore-Sarno di trascorrere una settimana di vacanza in albergo, a Capaccio.

Un soggiorno all inclusive con tanto di piscina e spiaggia privata. Trenta bambini coi loro genitori – per lo più mamme – hanno trascorso settimana di relax, grazie alla preziosa rete tra individui ed istituzioni solidali. 

Incontrarli, ha commentato Andrea Vagito, stimato avvocato penalista, «è stato emozionante ed i loro sorrisi, i ringraziamenti, la sincera gratitudine, ci hanno resi fieri di quanto realizzato, rendendo addirittura gradevole il ricordo della stanchezza, delle salite e del caldo afoso che ci hanno accompagnati durante tutto il viaggio. Ne è valsa davvero la pena».

L’avvocato Vagito ha aggiunto: «Abbiamo raggiunto l’obiettivo solo grazie alla virtuosa collaborazione tra noi ciclisti e i sostenitori social. Noi ci abbiamo messo le gambe, loro il cuore».

Fare del bene, anche solo con un versamento di cinque euro – questo è stato lo sforzo minimo chiesto ai follower – soddisfa anche l’autostima dei donatori perché si sentono dentro un progetto di miglioramento della vita di qualcuno.

«Noi operatori della Caritas diocesana diretta da don Enzo Di Nardi – ha riflettuto Carmela Pacelli –, tocchiamo con mano che la solidarietà rende migliore la vita di tutti: sia di chi la riceve, che di chi la perpetra. La differenza tra essere solidali e fare beneficenza si rintraccia proprio nel grado di empatia che si prova verso qualcosa o qualcuno».

C’è da scommettere che il prossimo anno il gruppo crescerà, come crescerà il contributo e il sostegno alle famiglie bisognose del territorio.

C.P.

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