Lungo i secoli, le “passioni madri” sono state descritte come quelle forze che, se non controllate, possono trascinare l’uomo nel vizio. Da esse derivano tutte le altre, rendendo queste pulsioni centrali nell’esperienza umana. La dottrina spirituale, in particolare quella di Evagrio Pontico (monaco, teologo e scrittore cristiano del IV secolo), illumina come queste passioni siano al centro della lotta interiore di ogni individuo.
Le tre passioni madri si manifestano nei rapporti dell’uomo con se stesso, con gli altri e con le cose, influenzando la sfera del volere, dell’avere e dell’amare. Queste passioni sono chiaramente rappresentate in alcuni episodi biblici: la caduta di Adamo ed Eva, le tentazioni di Gesù nel deserto e l’ammonimento di san Giovanni contro la mondanità. I testi sacri identificano tre desideri fondamentali: la libido dominandi (brama di potere), la libido possidendi (brama di possesso) e la libido amandi (brama di piacere).
La libido amandi spinge l’uomo a ricercare un piacere immediato, sfuggendo alla fatica e ai sacrifici. Questo desiderio, se lasciato incontrollato, può degenerare, riducendo persino le relazioni umane a meri strumenti per soddisfare i propri bisogni. La libido possidendi, invece, è la brama di accumulare beni materiali senza limiti, che spinge l’uomo a giustificare ogni mezzo pur di ottenere ciò che desidera. Infine, la libido dominandi è il desiderio di affermazione personale a discapito degli altri: un desiderio insaziabile di potere che riduce il prossimo a un oggetto da controllare e dominare.
Evagrio Pontico, nei suoi scritti, affronta queste passioni descrivendole come spiriti che assalgono la mente dell’uomo, e spiega come esse si manifestino in sequenza. Secondo Evagrio, nessuno può cadere preda della lussuria senza prima essere stato sconfitto dall’ingordigia, né essere sopraffatto dall’ira senza aver lottato per il cibo o la ricchezza. Inoltre, non si sfugge alla tristezza quando si è privati di questi beni.
Evagrio rivolgeva i suoi insegnamenti ai monaci del deserto, ma le sue riflessioni sono rilevanti per ogni cristiano. La ricerca della purezza del cuore e della mente, secondo lui, è la via per liberarsi dalle passioni e raggiungere la “apatheia”, ovvero la libertà dalle emozioni disordinate. Solo una mente e un cuore purificati possono essere sereni e indisturbati nella visione di Dio.
Secondo Evagrio, la preghiera pura è spesso disturbata da desideri egoici. Questi impulsi nascono da tre fonti fondamentali: la gratificazione dei bisogni elementari (gastrimarghia), l’attaccamento ai beni materiali (philarghyria) e la ricerca di gloria personale (kenodoxia). Questi tre impulsi furono anche le tentazioni principali che Satana presentò a Gesù: trasformare le pietre in pane, promettere tutto il mondo in cambio di adorazione e cercare gloria gettandosi dal tempio senza subire ferite.
Gesù, resistendo a queste tentazioni, dimostra che solo disprezzando questi pensieri è possibile vincere il maligno. L’esempio di Cristo nel deserto ci insegna come la vittoria sul peccato e sulle passioni sia possibile solo attraverso il dominio su queste tre tentazioni universali, che rappresentano le radici di tutte le altre.
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato.
- La Madonna dei Miracoli ritorna al Santuario. Partiti i lavori per la messa in sicurezza delle rampe di Montalbino
- Le tre passioni madri
- Unità dei cristiani. Stasera a Napoli la celebrazione ecumenica
- Lourdes: con Maria pellegrini di Speranza
- “Il Carnevale Sospeso” di Nocera Superiore