I De Felice celebrano l’amore

Tante le coppie della nostra comunità che nel corso del 2024 hanno rinnovato le promesse di matrimonio. Tra queste l’esperienza dei coniugi De Felice, che hanno celebrato 50 anni di matrimonio.
I coniugi De felice insieme a don Gerardo Coppola

Rinnovare le promesse del matrimonio è sempre un appuntamento ricco di gioia per la comunità ecclesiale. Negli ultimi mesi, nella nostra comunità parrocchiale di Sant’Antonio di Padova a Orta Loreto, si sono celebrati moltissimi anniversari, segno e testimonianza di una vita, quella familiare, che trova nella fede il suo insostituibile punto di riferimento. 

Sono in te tutte le mie sorgenti”, dice il salmista contemplando Gerusalemme e anche gli sposi possono ripetere le stesse parole e riconoscere che in Dio è l’origine del loro amore. Solo chi ritrova le radici, trova anche il coraggio di andare più lontano. Tra le tante esperienze vogliamo ricordare quella del cinquantesimo dei coniugi De Felice, celebrato il 5 luglio 2024.

In quell’occasione il professore Salvatore De Felice, 80 anni, di Pagani, ha scritto una riflessione interessante sull’uomo e sul senso dell’esistenza che vogliamo condividere.

Caro Bosone o Sapiens Homo,

dictator politicus, nel corso

della tua storia lontana e recente, da sempre,

hai arrogato a te il diritto di espugnare tutto ciò

che cadeva sotto il tuo piglio, sotto il tuo ferro:

per sopprimere e lasciarti alle spalle l’incenerito suolo.

Per secoli hai distrutto, altri han ricostruito,

ancora distrutto cose e viventi con una violenza inaudita.

Hai torturato, violentato, ammazzato, hai fatto scorrere,

e ancora colano, fiumi il sangue del tuo prossimo

in nome della conquista di tutto ciò che era ed è a vista.

Durante la lunga storia di sapiens dictator politicus

giammai ti sei domandato, e neanche oggi, lo fai:

“il sangue versato di quelli per mani tue trafitti,

quelli per mano tue affossati o vaporizzati,

quei cervelli in pieno sviluppo da te disintegrati

potevano essere Cristo, Ghandi, Einstein mancati”

e tutto questo lo hai sempre chiamato conquista.

Con quale diritto naturale a te concesso lo hai fatto?

Forse in nome della tua presunta superiorità d’origine?

Quali origini? Quelle del tuo DNA poco più che animale.

Hai mai vagliato che la vita che ti dà la vita va sostenuta,

studiata, capita, nobilitata e il DNA a te regalato va

solo protetto utilizzando il patrimonio e la scienza antenata.

No! Non puoi continuare sulla scia di sangue fin qui tracciata.

Il libero arbitrio che solo a te, tra i viventi, ho donato

è per scolpire nello spirito, nella mente e nel tuo cuore

e nel tuo DNA le sillabe: “Mai più guerre”, “Mai più sangue”

per l’amore, per la pace, per l’armonia

con l’astronave Terra sulla quale ti ho destinato.

Prof. Salvatore De Felice

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