Lo scorso dicembre la parrocchia ha vissuto il dono della visita canonica del padre provinciale Antonio Ridolfi. Durante la sua visita, padre Antonio ha voluto incontrare tutti i gruppi parrocchiali.
Ci siamo ritrovati insieme a partecipare all’Eucaristia. Il padre provinciale ci ha ricordato che siamo fratelli proprio nella misura in cui ci abbandoniamo l’uno tra le braccia dell’altro. Questo è appunto il principio che muove tutto il progetto pastorale della comunità: l’amore gratuito e vicendevole.
Al termine della celebrazione, i referenti dei diversi gruppi, supportati dal parroco padre Giovanni Caruso e dal guardiano padre Massimo Pepe, hanno dialogato con padre Antonio per presentare le varie attività. La comunità, ultimamente, si è arricchita di nuove realtà che si affiancano a quelle già attive e operanti, quali Ofs, catechismo, giovanissimi, ministri dell’Eucaristia, scout. L’obiettivo di quest’anno è offrire sostegno alle famiglie disagiate della parrocchia grazie al Gruppo “Cireneo”, che provvede ai bisogni primari. Poi ci sono i gruppi: “Don Milani”, costituito da insegnanti che offrono un aiuto scolastico ai bambini; “Giuseppe Moscati”, di cui mi occupo personalmente insieme ad altri colleghi medici, che offre supporto medico; l’“Associazione San Giuseppe”, costituita da diversi professionisti disponibili a risolvere problemi di vario tipo.
Tutte queste testimonianze, in alcuni momenti segnate da emozione e commozione, sono state accolte dal padre provinciale con molto affetto e partecipazione. Ci ha ascoltati, consigliati e spronati a proseguire su questo cammino di formazione come una grande famiglia, in cui c’è una madre che ci indica il cammino e tanti figli che si impegnano a seguirne i passi.
Il nostro più grande grazie al padre provinciale per averci concesso questo momento di gioia e di serenità e per essere stato vicino ai nostri bisogni e alle nostre richieste.
Maria Ferrante
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