Dal tabacco all’e-cig, il fumo conquista i ragazzi

La pratica del fumo, più che scomparire sembra trasformarsi e in questa metamorfosi si registra il coinvolgimento di consumatori sempre più precoci.

Adolescenti e fumo, qual è la situazione attuale in Italia?

Dopo decenni di prevenzione, pare che i consumi di sigarette tradizionali siano in calo, ma – attenzione!! – contestualmente si registra una significativa crescita nell’utilizzo delle e-cig (sigarette elettroniche).

La pratica del fumo, più che scomparire sembra quindi trasformarsi e in questa metamorfosi si registra il coinvolgimento di consumatori sempre più precoci, tanto da essere definiti “baby fumatori”.

Nel 2023 a usare tabacco regolarmente è stato il 19 per cento dei ragazzi e il 20 per cento delle ragazze. Nel 2005 le percentuali erano, rispettivamente, il 26 e il 28 per cento. A 19 anni fuma quotidianamente il 27-28 per cento della popolazione giovanile, con poche differenze di genere.

Ma quando si approcciano al fumo per la prima volta? Il 57 per cento dei giovani fumatori ha iniziato a 14 anni o prima, il 40 per cento fra i 15 e i 17 anni.

E quanto fumano? Il 15 per cento delle fumatrici e il 25 per cento dei fumatori consuma più di 10 sigarette al giorno, il 3 e il 5 per cento, rispettivamente, ne fuma oltre 20.

Al di là dei dati statistici, l’aspetto più inquietante è che, in tutto il mondo, compreso il nostro Paese, i giovani sembrano essere le “vittime” destinate ad alimentare le schiere dei nuovi fumatori.

L’e-cig in tasca o nella borsetta fa tendenza tra i giovani, supportata anche dall’errata convinzione che “non faccia male”. Il mercato supermilionario, poi, “strizza” l’occhio pure ai bambini con packaging dai colori vivaci che a volte somigliano a bibite gassate, blister di caramelle o snack. I prodotti sono commercializzati con immagini di dolci, popcorn e gelati.

L’e-cig promette “delizie” per il palato. Nel mondo esistono più di settemila aromi (e negli Usa fra i più popolari ci sono il candy corn o il chocolate fudge), in Italia si possono scegliere liquidi dall’aroma pizza, banana, cannella, patatine fritte o, addirittura, pesto.

La percentuale di studenti che dichiara di avere usato sigarette elettroniche così sale vertiginosamente. È passata da quasi 7 per cento nel 2018 a quasi 20 per cento nel 2023.

Tra l’altro l’utilizzo di e-cig non esclude quello della sigaretta tradizionale. Oltre la metà degli studenti italiani (58%) ne fa un uso combinato.

Ma quali sono gli effettivi rischi per la salute?

Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Chronic Obstructive Pulmonary Diseases: Journal of the COPD Foundation, l’assunzione di tabacco prima dei 15 anni aumenta il rischio di sviluppare la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco). La ricerca ha coinvolto oltre diecimila adulti di età superiore ai 40 anni. I dati hanno mostrato che iniziare a fumare durante la prima adolescenza aumenta significativamente il rischio di sviluppare la Bpco in età adulta. Tra coloro che avevano iniziato a fumare prima dei 15 anni il 29 per cento ha ricevuto una diagnosi di Bpco. In confronto, la prevalenza di questa patologia è risultata del 21,1 per cento tra coloro che hanno iniziato a fumare dopo i 15 anni e del 7,5 per cento tra i non fumatori.

In ogni caso i danni del fumo non riguardano soltanto l’apparato respiratorio. Il Journal of the American College of Cardiology ha recentemente rivelato che i “baby fumatori” corrono un rischio significativamente maggiore di danni cardiaci. Questa tendenza piuttosto allarmante comporta anche rischi a lungo termine per le malattie cardiovascolari e la mortalità precoce.

La ricerca cui si fa riferimento, condotta dall’Università della Finlandia orientale in collaborazione con l’Università di Bristol, ha specificato che il fumo può incidere sull’insorgenza di ipertrofia e disfunzione del ventricolo sinistro.

Come contrastare queste tendenze? Non è facile lottare contro le seduzioni del marketing, ma secondo gli esperti una prevenzione supportata da corretta e circostanziata informazione ha buone possibilità di sensibilizzare le nuove generazioni.


Silvia Rossetti

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