L’ultimo saluto a mons. Pierro

Il ricordo di padre Vincenzo Calabrese
mons. Gerardo Pierro – foto tratta dalla pagina fb Arcidiocesi Salerno – Campagna – Acerno

La chiesa salernitana ha salutato con affetto il compianto mons. Gerardo Pierro, arcivescovo emerito di Salerno-Campagna-Acerno e figlio di questa chiesa diocesana.

Un misto di commozione e di gratitudine pensando a quanta sincera amicizia e settima abbia goduto di quello che noi salernitani chiamavamo Ultimo Primate.  Mons. Pierro mi volle subito come suo più vicino collaboratore come Direttore dell’ISSR, dal momento che il Direttore del tempo Mons. Michele De Rosa era stato eletto vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata dei Goti.

L’interesse del Presule per gli studi dei laici e dei seminaristi lo portò anche a fondare il Seminario Metropolitano “Giovanni Paolo II” e da questo Santo Pontefice inaugurato il 4 settembre 1999 e che quest’anno ha visto il suo XXV di vita, formando generazioni e generazioni di futuri sacerdoti. Proprio il suo amore al clero e al popolo di Dio è stata una prerogativa del suo ministero episcopale prima a Tursi-Lagonegro, poi ad Avellino, e in ultimo Metropolita di Salerno.

Ha trascorso i suoi ultimi anni nella villetta attigua al seminario, accudito amorevolmente dalle suore Piccole Ancelle dei Sacri Cuori, e ora lascia un vuoto incolmabile.

Mons. Andrea Bellandi nella sua omelia esequiale ne ha tratteggiato magistralmente la figura di prete e di pastore, sempre guidato dal suo motto episcopale Dives in misericordia. Lo affidiamo alla misericordia di Dio e lo preghiamo perché mandi sempre nella Sua Chiesa pastori secondo il Suo Cuore, come mons. Pierro.

Lo scorso 24 febbraio, dopo alcune settimane di sofferenza accettata serenamente e circondato dall’affetto dei suoi familiari, come si legge nella nota ufficiale dell’Arcidiocesi salernitana, si è spento, alla soglia dei 90 anni, Sua Eccellenza Mons. Gerardo Pierro, già Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno dal 1992 al 2010.

Nella nota S.E. Monsignor Andrea Bellandi scrive: “La Chiesa salernitana, affettuosamente grata a questo suo figlio illustre, eleva preghiere di suffragio per la sua anima, affidandolo alla misericordia del Padre”.

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