Il culto nella cittadina sarnese di San Teodoro affonda le sue radici in tempi molto lontani. Anticamente, la chiesa di San Teodoro era situata nei pressi del castello. La prima notizia che abbiamo rimanda al XIII secolo.
Quando, tra la fine del XIV secolo e il principio del XV, i cittadini discesero dal monte al piano, la parrocchia di San Teodoro si trasferì nella chiesa di San Matteo e qui, col consenso del Capitolo della Collegiata, rimase per circa due secoli, cioè fino alla fine del XVII secolo. Per tutto quel tempo, nella stessa chiesa funzionarono due parrocchie, ciascuna delle quali aveva la sua zona d’influenza non locale, ma personale.
All’inizio del 1700, monsignor Tura trasportò la parrocchia di San Teodoro nella chiesa della Maddalena, elevandola ipso facto a dignità parrocchiale. Nella seconda metà del ’700, monsignor Pirelli fece costruire l’attuale parrocchia annessa alla chiesa della Maddalena, risalente al XV secolo.
Perciò possiamo tranquillamente affermare che l’attuale chiesa di San Teodoro era dedicata inizialmente a Santa Maria Maddalena. Nel 1596 divenne la chiesa del seminario, sorto di fronte (oggi completamente rimaneggiato). Nel 1700, come già descritto, divenne di San Teodoro, con dignità parrocchiale. Fu rifatta la facciata attuale con il magnifico frontale e il portale su cui è apposta una lapide dedicata a Maria Maddalena.
Tale facciata, con modanature, lesene e capitelli in tufo su doppio ordine, è interrotta da un portale recentemente decorato che si affaccia su una gradinata. Il campanile, posto lateralmente, è una costruzione del 1950, innalzato su un’antica preesistenza, a quattro piani sovrapposti, sormontato da una cuspide su cui è posta una croce.
L’interno della chiesa è a navata unica, con due cappelline laterali dotate di altari: uno dedicato a San Teodoro e l’altro al Sacro Cuore. L’abside accoglie il presbiterio con un altare in marmi policromi, sormontato da una nicchia che ospita la statua della Madonna delle Tre Corone. La pavimentazione in marmo è stata realizzata nel 1925.
L’armonia delle linee architettoniche e dell’apparato decorativo e pittorico fa sì che la chiesa di San Teodoro sia uno scrigno di arte e fede che impreziosisce il patrimonio culturale della cittadina sarnese.
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