Quale futuro per la Pastorale giovanile

12 aprile 2014 – Giornata diocesana dei giovani nel quartiere popolare Montevescovado di Nocera Inferiore.

Il lavoro vero nelle Diocesi comincia a riflettori spenti, con la conclusione del Sinodo: a colloquio con don Giuseppe Pironti

 

Il cammino vero comincia adesso. Ora che la fatica del pellegrinaggio estivo a Roma è solo un ricordo. Quando i riflettori sul Sinodo si saranno spenti, inizierà il lavoro autentico nelle Diocesi per ripensare la Pastorale Giovanile e lanciare nuove proposte di evangelizzazione per i giovani. Ne abbiamo parlato con don Giuseppe Pironti, direttore del Servizio di Pastorale iovanile.

«Esperienze come la Giornata Mondiale della Gioventù sono destinate ad avere un impatto sempre più basso» spiega il parroco di San Sisto II (Pagani). I giovani oggi girano il mondo autonomamente, cercano piuttosto punti di riferimento stabili, secondo don Giuseppe. Uno di questi potrebbe essere un Centro foraniale giovanile: «Nelle sei foranie ogni sacerdote ha un carisma diverso, unendo le forze ciascuno potrebbe occuparsi di un aspetto diverso della Pastorale. Un luogo di aggregazione intergiovanile sarebbe una importante occasione formativa per i ragazzi, che il tessuto socio-economico cittadino potrebbe riconoscere come fonte di sviluppo per l’intero territorio». Non resta che mettersi a lavoro.

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