La Madonna delle Lacrime fece sussultare la città di Angri il 12 maggio 1954. In un cortile di via Tenente Roberto Fontanella un fenomeno inspiegabile: un quadretto del Cuore Immacolato di Maria cominciò a lacrimare davanti ad una fanciulla che stava andando a scuola di cucito. L’effige è ora conservata nella chiesa della Santissima Annunziata
“La Madonna ha pianto e forse piange ancora” era l’esclamazione felice e piena di stupore che risuonava ad Angri e nei paesi limitrofi nel 1954. Era il 12 maggio, erano le due del pomeriggio, e a casa Ferraioli succedeva qualcosa di speciale. Un piccolo quadro del Cuore Immacolato di Maria cominciava a lacrimare sotto gli occhi di una fanciulla.
Posò gli occhi sul quadro – mentre aspettava la nipote dei coniugi Ferraioli per andare alla scuola di cucito –, decise di spolverarlo con uno straccio, il quale apparve subito bagnato. È il miracolo. Il volto della Madonna delle Lacrime di Siracusa si bagnava, infatti, di vere lacrime.
È da quel momento che fiorisce il culto per questa piccola effige mariana, che cominciò ad essere portata in processione per le vie del paese. Oggi il quadro è conservato su un altare nella chiesa SS. Annunziata di Angri; non piange più, ora la Madonnina aspetta. Aspetta i tanti fedeli ai quali ha mostrato la sua divinità, quelli che possono testimoniare la Sua mistica presenza e spodestare lo scetticismo ormai crescente. Sono tante infatti le testimonianze scritte, che consegnano ai posteri un pezzo della storia del nostro Agro, terra di Santi e miracoli.
Donatella Salvati