Il libro della comunità

Dal 29 novembre, nella nostra Diocesi sarà utilizzata la nuova edizione del Messale Romano. Il numero in distribuzione di Insieme propone un approfondimento sul cammino che ha portato alla terza edizione e sulle novità contenute nel Messale, grazie al contributo di tre grandi esperti: don Franco Magnani, già direttore dell’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI che ha coordinato tutta l’opera di aggiornamento del Nuovo Messale, don Mario Castellano, attuale direttore dell’Ufficio Liturgico Nazionale e padre Matteo Ferrari, monaco benedettino, biblista e esperto in liturgia.

Questa foto è stata scattata lo scorso 28 agosto durante la consegna al Santo Padre della prima copia della terza edizione italiana del Messale Romano. Ricevendo in udienza una delegazione che ha lavorato alla pubblicazione del volume, guidata dal Presidente della CEI, Cardinale Gualtiero Bassetti, il Pontefice ha ringraziato per il dono ricevuto, sottolineando l’importanza del lavoro svolto e la continuità nell’applicazione del Concilio.

Riforma irreversibile

Questa terza edizione rappresenta infatti l’ultima tappa di un cammino di Chiesa che, fedele alla via tracciata dalla riforma conciliare, «riforma irreversibile», riconosce alla liturgia un’importanza decisiva nella vita delle comunità e un ruolo determinante nel suo impegno di evangelizzazione.

Il Messale è per l’assemblea una via sicura per abbeverarsi alla fede, un’opportunità per riscoprire la bellezza della liturgia, i suoi gesti e i suoi linguaggi. Nella nostra Diocesi la nuova edizione sarà utilizzata dal 29 novembre, prima domenica di Avvento, mentre in Italia diventerà obbligatoria dalla prossima Pasqua, il 4 aprile 2021.

Tre preziosi contributi

Per comprendere a pieno il ruolo che può avere per la vita delle nostre comunità, in questo approfondimento abbiamo ricordato il cammino che ha portato alla pubblicazione della terza edizione insieme a tutte le novità contenute, grazie al prezioso contributo di tre grandi esperti di Liturgia: don Franco Magnani, già direttore dell’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI che ha coordinato tutta l’opera di aggiornamento del Nuovo Messale, don Mario Castellano, attuale direttore dell’Ufficio Liturgico Nazionale e padre Matteo Ferrari, monaco benedettino, biblista e esperto in liturgia.

Il Messale è custode del volto della Chiesa. Come ha ricordato il vescovo Giuseppe “una Chiesa che celebra, educata dal Messale, è una Chiesa esodale che anela all’avvento, colto nel sorriso dei bimbi e nelle piaghe dei sofferenti. Esce dalla schiavitù del peccato e, pur tra mille erramenti, cammina verso la terra promessa, che è Gesù Cristo, il Signore della storia”.

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