In Burkina Faso con don Andrea Annunziata e al quinto giorno di racconto. Siamo arrivati a domenica 21 febbraio
Il sabato sera all’Oasi c’è l’Adorazione Eucaristica. Inizia in serata e si conclude nel pomeriggio della domenica. Nei turni sono capitato dall’una alle due di notte di domenica 21 febbraio. Per motivi vari sono sceso già alle 23.30 e sono restato fino alle 2 di notte, quando Erika mi ha dato il cambio.
Il tempo dell’Adorazione, che agli occhi di tanti può apparire come una perdita di tempo, risulta invece, per chi cerca con costanza di imparare a viverlo, un vero tempo di grazia. L’Adorazione è uno dei pilastri della Fraternità di Emmaus e non potevano mancare anche qui tanti momenti così caratterizzati e caratterizzanti.
Avendo molto tempo a disposizione, tra le tante cose ho affidato al Signore ci sono i miei amici e le amiche che, da lontano, pregano per me. Molti lo fanno sempre, tanti lo fanno ancor di più durante questo viaggio. Non ho più trent’anni e la fatica si sente molto di più. L’affetto e la preghiera di tanti mi sostiene. Grazie a tutti voi e a ciascuno Dio conceda la sua Grazia.
Studiare da elettricista
Domenica, giorno della Messa e del riposo. Come spesso accade, ti organizzi per non andare troppo in giro per non stancarti e recuperare un po’ di energie, ma poi va a finire che fatichi di più perché in casa c’è sempre da fare!
Mentre in cappella continuavano i turni di adorazione e in cucina si organizzava il pranzo, proseguivano anche le riparazioni agli impianti elettrici. Giovanni (il nostro super instancabile elettricista) e Francesco, il nostro presidente, non si sono fermati un attimo per poterci garantire energia elettrica stabile in questi giorni.
Qui è una cosa normale che l’elettricità manchi in tutta la città anche 5-6 volte al giorno e se l’impianto fotovoltaico non è settato alla perfezione si verificano facili interruzioni per i più disparati motivi, non per ultimo il caldo!
Ho passato quindi la mattinata a studiare alcune caratteristiche dell’impianto, così da poter contribuire anche io alla sistemazione.
Il ricordo di Peppe Laudato
Non posso a questo punto non ricordare un nostro carissimo concittadino nonché parrocchiano: l’ingegnere Giuseppe Laudato. Lui si è fatto promotore di questo impianto e più di una volta è stato qui a Koupela per montarlo e settarlo. Oggi mentre si facevano i lavori, più volte ci è capitato di parlare di lui.
È vero, se si fa il bene fatto bene c’è sempre qualcuno in qualche parte del mondo che ti ricorda, che parla di te, che ti benedice. Morto o vivo che tu sia.
In fondo, pensate che oltre a lasciare un bel ricordo e una bella testimonianza possiamo fare di più?
Grazie Peppe per l’amicizia, per il fotovoltaico e perché oggi mi hai fatto pensare che sto facendo una cosa buona. Sei morto all’improvviso e forse non eravamo riusciti a ringraziarti veramente, oggi mentre guardiamo l’impianto ti pensiamo e preghiamo per te, tu fa lo stesso per noi dal Paradiso!
Don Andrea