Sarno in festa per san Michele Arcangelo

Anche se in tempo di pandemia, insieme al parroco don Roberto Farruggio è stato pensato un ricco programma per onorare il grande Arcangelo guardiano della Chiesa contro il maligno. Ieri è partita la novena

Sarno in festa per san Michele Arcangelo, patrono della città e co-patrono della diocesi. Il santuario di Maria Santissima delle Tre Corone, oltre a custodire la veneratissima miracolosa icona della patrona sarnese, custodisce anche la statua dell’antico patrono della diocesi di Sarno, oggi compatrono della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno e della città di Sarno. Per coincidenza, anzi “Dioincidenza” come amava dire il servo di Dio don Tonino Bello, la festa ricade l’8 maggio, il giorno precedente la festa di san Prisco, patrono della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno.

Sarno in festa

Anche se in tempo di pandemia, insieme al parroco don Roberto Farruggio è stato pensato un ricco programma per onorare il grande Arcangelo guardiano della Chiesa contro il maligno.  Si parte con il solenne novenario, dal 29 aprile al 7 maggio, nel santuario Maria Santissima delle Tre Corone, con l’antico tradizionale canto. In calendario anche la “Veglia dell’Angelo”, che per il quarto anno consecutivo impreziosisce i giorni festivi, quest’anno il 3 maggio nella chiesa di San Francesco d’Assisi: preghiera, musica e adorazione per contemplare l’infinito amore di Dio, la sua trascendenza e potenza, come ci dice lo stesso nome dell’Arcangelo “Mîkhā’ēl”, “Quis ut Deus?”, “Chi è come Dio?”.

Il giorno della festa

Il giorno della solennità, l’8 maggio, le Sante Messe in santuario e l’affidamento della Città di Sarno a San Michele suggelleranno questi giorni di grazia. Solitamente si svolge una doppia processione, dal santuario Maria Santissima delle Tre Corone alla concattedrale di San Michele ad Episcopio di Sarno l’8 maggio e il ritorno in santuario la domenica successiva, ma se per l’emergenza sanitaria non è possibile, non mancherà però il fervore della preghiera e della devozione di questi giorni, aiutati anche da san Francesco di Paola, venerato nella cappella vicina al santuario, e da san Giuseppe lavoratore in quest’anno a lui dedicato, i quali giorni festivi saranno celebrati proprio nel corso della novena di san Michele.

Il messaggio

Anche il tosello preparato per la statua di san Michele ci richiama alla forza del Bene scaturito dalla risurrezione di Cristo che ha sconfitto il peccato e il male, ripercorrendo il fascino della “Linea di San Michele”, la misteriosa linea immaginaria che unisce i sette santuari legati alle apparizioni e al culto dell’Arcangelo, dall’Irlanda fino a Israele, attraverso l’Inghilterra, la Francia e l’Italia, che secondo la leggenda rappresenta il colpo di spada che il Santo inflisse al diavolo per rimandarlo all’inferno.

Volare alto

Tutto è invito alla riflessione e alla preghiera, a ricentrare la nostra vita sul primato di Dio. «Nel cammino e nelle prove della vita non siamo soli, siamo accompagnati e sostenuti dagli Angeli di Dio, che offrono, per così dire, le loro ali per aiutarci a superare tanti pericoli, per poter volare alto rispetto a quelle realtà che possono appesantire la nostra vita o trascinarci in basso. San Michele Arcangelo ci difenda dal Maligno e che lo getti fuori», disse papa Francesco il 5 luglio 2013.

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