È slittato al 18 maggio il consiglio del distretto sarnese vesuviano dell’Ente idrico campano durante il quale si sarebbe dovuto discutere delle nuove tariffe per il servizio idrico, ma anche delle partite pregresse. La riunione era prevista l’altro pomeriggio, ma non c’era il numero legale per proseguire con la seduta.
I temi sono molto sensibili e, probabilmente, si è preso del tempo per approfondire le varie questioni. I movimenti e i comitati stanno, infatti, premendo affinché emerga il problema delle tariffe, che sarebbero tra le più alte sul mercato.
Il report del Comitato
Il comitato Acqua pubblica Nocera ha messo a confronto l’aumento tariffario previsto da GORI, gestore nell’Agro nocerino sarnese, e quello dell’Ausino, che serve Cava de’ Tirreni. Per la fascia agevolata la GORI – spiegano dal comitato – prospetta 74 centesimi al metro cubo, mentre Ausino è ferma a 25 centesimi. Sulla fascia base c’è una differenza di oltre un euro: 1,49 euro GORI e 0,45 euro Ausino. «La differenza tra le due è immotivatamente più alta verso Gori. Forse da noi l’acqua ha delle qualità in più», ironizzano dal Comitato Acqua pubblica Nocera.
Aspetti che il consiglio di distretto dovrà valutare e approfondire, sui quali si preannuncia battaglia non solo nelle sedi istituzionali. Sulla vicenda sono accesi i riflettori di tutte le parti in causa.
La Rete civica per l’acqua pubblica del distretto sarnese vesuviano ha espresso chiaramente questa posizione: «Scadute le tariffe precedenti, lo scorso anno Gori ha tentato un nuovo colpo, scavalcando le competenze dell’Ente Idrico Campano e inviando all’autorità nazionale ARERA una proposta di piano tariffario per il prossimo quadriennio che prevedeva ben 240 milioni di investimenti. Risorse economiche che avrebbero condizionato fortemente le già insostenibili bollette con nuovi aumenti delle tariffe fino al 2023, a scapito degli utenti. Uno schiaffo alla sovranità dell’EIC e una scelta irragionevole alla luce dei cospicui fondi pubblici programmati anche nel Recovery Plan per i futuri interventi sulle reti idriche e fognarie». Lo schema sarà sottoposto al voto del Consiglio di distretto sarnese vesuviano e «prevede comunque ritocchi verso l’alto».
L’analisi sarà fatta il 18 maggio. La Rete è perentoria: «Si tratta di una proposta non accettabile, considerato che già le attuali tariffe sono eccessivamente alte e vanno abbassate tenendo conto pure dalla pesante crisi economica e sociale che stiamo attraversando, tutelando davvero le fasce più deboli».
Si sta mediando affinché si trovi un accordo che tenga conto delle esigenze dei cittadini.