Mancano caldaisti, meccanici, graffatori, addetti specifici per il settore conserviero. Dovremmo mettere su corsi per questi profili, invece, se ne vedono solo per parrucchieri ed estetiste»: l’opinione di Lucia Pagano, segretaria generale CSA-FIADEL Salerno e componente della segreteria provinciale CISAL.
Lucia Pagano è la segretaria generale CSA-FIADEL Salerno e componente della segreteria provinciale CISAL. Conosce bene la realtà locale, prima come lavoratrice e poi come appassionata rappresentante sindacale.
Per il futuro ha molti timori: «Già avevamo grossi problemi prima della pandemia. C’era molta richiesta di lavoro e poca offerta. Molti siti industriali hanno cessato le attività, altri sono in difficoltà».
Non è solo una questione economico-finanziaria, la sindacalista evidenzia l’assenza di determinate figure professionali.
L’industria agroalimentare, per esempio, ha bisogno di operai specializzati: «Mancano caldaisti, meccanici, graffatori, addetti specifici per il settore conserviero. Dovremmo mettere su corsi per questi profili, invece, se ne vedono solo per parrucchieri ed estetiste».
In questo contesto prolifica il lavoro sommerso: «Non solo lavoro nero, ma anche sottopagato. Il ricorso a cooperative e agenzie interinali in alcuni casi consente di praticare il sotto salario. Questo non avviene solo nel privato, ma anche nei servizi pubblici». Da qui l’appello al governo: «È necessario tagliare il costo del lavoro».
Guardando al futuro, Pagano afferma: «Spero che i fondi europei vengano utilizzati davvero. Confidiamo in veri imprenditori, non “prenditori” senza scrupoli, che sappiano intercettare le opportunità offerte a vari livello. Abbiamo tante potenzialità, c’è bisogno però di una seria programmazione che non disperda le risorse in tanti e inutili rivoli».