Si entra nel vivo del cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia. Un percorso che si svilupperà sul quinquennio 2021-2025.
Si arriva a questo risultato dopo sei anni dal forte invito di papa Francesco che, in occasione del Convegno ecclesiale di Firenze del 2015, chiese un coinvolgimento «dal basso», attraverso la consultazione capillare del popolo di Dio, per intercettarne il «senso di fede», in un dialogo costante con il Magistero.
Nell’ultimo Consiglio permanente della CEI, conclusosi il 29 settembre, è stata confermata la scelta di assumere il primo anno del Sinodo universale, che partirà dalle singole diocesi, come primo anno del cammino sinodale delle Chiese in Italia.
Il Consiglio ha approvato un Messaggio ai presbiteri, ai diaconi, alle consacrate e consacrati e agli operatori pastorali, che «offre una lettura spirituale dell’esperienza sinodale», si legge nel comunicato finale, e una «Lettera alle donne e agli uomini di buona volontà, che invita a sentirsi partecipi del percorso».
È stato infine tracciato un crono-programma che si distende per l’intero quinquennio 2021-2025.
Tutti i materiali, insieme ad alcune schede metodologiche che aiuteranno le comunità cristiane a vivere al meglio il percorso, sono a disposizione sul sito web dedicato.
Il biennio dell’ascolto
Il Cammino inizierà con il biennio dell’ascolto (2021-2023), ovvero con una fase narrativa che raccoglierà in un primo anno i racconti, i desideri, le sofferenze e le risorse di tutti coloro che vorranno intervenire, sulla base delle domande preparate dal Sinodo dei Vescovi su “partecipazione, comunione e missione”; nell’anno seguente si concentrerà, invece, su alcune priorità pastorali, per approfondirle.
«I Vescovi – si legge nella nota diffusa al termine del Consiglio permanente – hanno insistito sulla proposta di un coinvolgimento il più ampio possibile, cercando di interessare non solo i praticanti, ma anche coloro che si sentono ai margini o al di fuori dell’esperienza ecclesiale».
Seguirà una fase sapienziale, nella quale l’intero popolo di Dio, con il supporto dei teologi e dei pastori, leggerà in profondità quanto sarà emerso nelle consultazioni capillari (2023-24).
Un momento assembleare nel 2025 cercherà di assumere alcuni orientamenti profetici e coraggiosi, da riconsegnare alle Chiese nella seconda metà del decennio.
Sul tema sinodale si confronterà anche l’assemblea generale straordinaria della CEI in programma a Roma dal 22 al 25 novembre 2021.
Il tema su cui si soffermeranno i Vescovi della Conferenza episcopale italiana è “Annunciare il Vangelo in un tempo di rigenerazione”.
L’Assemblea stessa è pensata come momento sinodale dell’episcopato italiano.
In una lettera inviata dalla segreteria generale della CEI ai Vescovi italiani, lo scorso 8 settembre, si spiegava che il cammino sinodale sarà un «con-venire» durante il quale «verranno assunte alcune scelte evangeliche, che le nostre Chiese saranno chiamate a riconsegnare al popolo di Dio, incarnandole nella vita delle comunità nella seconda parte del decennio (2025-30)».
«Il cammino sinodale non parte da zero, ma s’innesta nelle scelte pastorali degli ultimi decenni e, in particolare, nei Convegni Ecclesiali di Verona e Firenze», precisavano dalla Conferenza episcopale italiana. Si invitava, inoltre, a «costituire gruppi sinodali diffusi sul territorio: non solo nelle strutture parrocchiali, ma anche nelle case e dovunque sia possibile incontrare e ascoltare persone».
AGENDA
Sabato 30 ottobre, alle ore 11.30, nella parrocchia di San Bartolomeo Apostolo a Corbara mons. Giuseppe Giudice presiederà la Santa Messa per l’anniversario di ordinazione sacerdotale di don Giovanni Padovano.