Giunse per suor Maria Consiglia Addatis l’ora dell’incontro con il Padre che aveva servito e amato nei suoi figli più bisognosi. Da tempo sofferente di carcinoma alla mammella sinistra, sopportava con serenità le sofferenze che le trafiggevano tutto il corpo. Nonostante la giovane età, contava 55 anni, e la robusta fibra, la fine apparve vicina.
Madre Consiglia soleva dire: «La morte ci unisce a Dio; essa è la chiave della prigione, cioè del corpo… quando Gesù Cristo ci vuole unire a sé, prende la chiave della morte… il giorno della morte si chiama il giorno delle nozze». Per sette anni circa sopportò con eroica fortezza il processo demolitore delle resistenze biologiche che il tumore lentamente operava.
Alle ore 15.30 dell’11 gennaio 1900, nell’Ospizio a Napoli, al corso Vittorio Emanuele, Maria Consiglia chiudeva la sua esistenza terrena.
Padre Giuseppe Piccirelli, gesuita, suo confessore e testimone al Processo canonico così la ricorda nel suo ultimo giorno: «Quella mattina stessa la confessai ed era calmissima e in tutto rassegnata alla divina volontà. Fu munita degli ultimi sacramenti. Non fui presente alla morte, ma mi fu detto che fu da santa, ed edificò gli astanti, ed udii pure dire che come di santa già morta si parlava tra la gente che la conosceva e che si raccomandava a lei».
L’amore per la Chiesa e per il Papa l’accompagnò fino all’ultimo. Maria Consiglia, vedendosi prossima a morire, fece domandare a papa Leone XIII la benedizione apostolica in articulis mortis.
Il cadavere rimase esposto nella casa dell’Ospizio e vi fu un concorso di persone di ogni ceto che le resero l’estremo omaggio. Venne sepolta nel cimitero di Poggioreale.
Il 28 giungo 1901 i suoi resti mortali dalla terra santa furono canonicamente deposti nel loculo. Il 22 luglio 1909 le spoglie furono traslate nella chiesa dell’Addolorata annessa al nuovo convento della congregazione a Napoli, alla Salita San Raffaele.
L’8 giungo 1900 si celebrò a Nocera Superiore il Capitolo generale indetto e presieduto dal vescovo mons. Luigi Del Forno. Fu eletta prima superiora generale madre Annunziata Marinelli, una delle prime compagne della Fondatrice.
Nel 1995 per una scelta spirituale, la Priora generale pro tempore suor Rosanna Lalli e il suo Consiglio, su proposta della postulatrice suor Agnese Pignataro, decisero di traslare le venerate spoglie dalla chiesa dell’Addolorata di Napoli alla Casa Madre di Portaromana in Nocera Superiore. L’area scelta su cui realizzare il sacrario fu il vecchio coretto, già luogo di preghiera e penitenza situato accanto all’altare della cappella. Madre Consiglia era vicina a Gesù Sacramentato così come lo era stato quando era in vita. La traslazione avvenne il 28 ottobre del 1995.
Due anni dopo la morte, nel 1902, fu istruito il suo processo di beatificazione e canonizzazione. Il 26 aprile 2016 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui madre Maria Consiglia dello Spirito Santo è stata dichiarata Venerabile.
Tratto da “Una donna di garbo plasmata dallo Spirito”