“Voglio incontrare Gesù”, la storia di Alessandro

La richiesta di un bimbo di 8 anni, la sorpresa dei genitori, una comunità che si riscopre famiglia. La storia di Alessandro Calabrese. Il bambino di Nocera Inferiore non è battezzato, quando a scuole sente parlare di Prima Comunione in lui si accende una fiamma che poi condivide con mamma e papà, fuoriusciti 20 anni fa dai Testimoni di Geova.

«Mamma, papà: voglio fare la Prima Comunione». Quando Alessandro pronuncia queste parole è il 2019. In casa non si parla di religione. Una ventina di anni fa i suoi genitori sono fuoriusciti dai Testimoni di Geova, erano poco più che maggiorenni. È facile immaginare la sorpresa. Mamma Maria è originaria di Castellammare di Stabia, papà Alfonso è di Pagani. Quando i coniugi Calabrese presero questa decisione non fu per nulla facile. «Sia io che mio marito veniamo da famiglie di Testimoni di Geova», racconta la signora. Quando è nato il figlio hanno deciso di lasciarlo libero di scegliere.

Prima dell’incontro con Gesù passano otto anni. Alessandro scorge il suo sguardo in quello di don Carmine Cialdini, parroco di Maria Immacolata a Nocera Inferiore. Il sacerdote è in visita al plesso Santa Chiara del III istituto comprensivo nocerino. Incontrando i bambini delle varie classi parla del catechismo, della possibilità di frequentare la parrocchia, della Prima Comunione. Una novità per le orecchie di Alessandro, che non aveva mai sentito pronunciare in famiglia quelle parole. Ritornato a casa ne parla ai genitori con l’ingenuità e la schiettezza che solo i bambini sanno avere. «Quella di Alessandro – racconta la mamma – è stata una scelta spontanea, ci ha detto “Voglio prendere il Sacramento in chiesa”».

Un po’ spiazzati, i genitori prestano la giusta attenzione alla richiesta del figlio e decidono di andare in parrocchia. «Ci siamo presentati da don Carmine – prosegue – per capire come fare perché Alessandro, ovviamente, non aveva neanche il Battesimo». È stato un “incontro” con la I maiuscola perché Alfonso, Maria e Alessandro hanno sperimentato una novità per nulla scontata: «Abbiamo subito sentito l’amore della parrocchia, siamo stati accolti a braccia aperte da tutti, siamo stati coccolati, come fossimo tutti una famiglia». Così inizia un percorso con don Carmine, facendo degli incontri settimanali per la preparazione al Battesimo.

La pandemia però si mette di mezzo. La data del primo Sacramento, previsto durante la Veglia pasquale del 2020, salta a causa del Covid-19 che si abbatte anche sulle celebrazioni. Una delusione affrontata benissimo grazie alla vicinanza del sacerdote. Con l’allentamento delle misure sanitarie riprende la preparazione: «È stato un cammino bellissimo». Passa però un altro anno. Don Carmine gli amministra il Sacramento lo scorso 22 maggio, durante la veglia di Pentecoste: «È stata una celebrazione piena di significato. Tutto succede per un motivo». Lo Spirito Santo disceso su Maria e gli Apostoli consacrava anche Alessandro.

Eccezionale anche la ricerca del padrino. I familiari di Alfonso e Maria sono Testimoni di Geova o non hanno mai ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Non c’era nessuno da poter scegliere. Si sono così fatte avanti le catechiste Antonietta Abate, Sofia Barba ed Enza Lombardo. «Si sono offerte di essere le madrine di Alessandro. Per noi e specialmente per nostro figlio è stato un dono grandissimo. Credo lo sia stato anche per loro, che erano tutte visibilmente emozionate», spiega la signora. «È stata la festa di tutta la comunità – aggiunge – e tutto questo è successo grazie all’amore di don Carmine e di tutta la famiglia parrocchiale».

«Non c’è momento più ricco di gioia e serenità del battesimo, negli anni si è rafforzata l’attenzione verso questo Sacramento – raccontano le madrine –. Il nostro augurio è che l’amore del Signore ricevuto nel giorno del Battesimo accompagni Alessandro per tutta la vita. Siamo felici di aver potuto partecipare al Battesimo con il compito di guidare il suo cammino di fede».

Il bambino nel frattempo compie 10 anni e si prepara a frequentare la quinta elementare. Dopo il Battesimo arriva il tanto atteso incontro con Gesù. Trascorrono quasi quattro mesi. Il 5 settembre 2021 il piccolo si avvicina per la prima volta all’Eucaristia. Una seconda festa per i Calabrese, ma anche per la comunità parrocchiale che si scopre nuovamente famiglia di famiglie. Un 2021 che per Alessandro e la sua famiglia è stato ricco di doni speciali.

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