Il 2021 è stato l’anno della ripresa dei matrimoni. Nonostante la pandemia abbia continuato ad imperversare, tante coppie hanno deciso di coronare il sogno di una vita. In molti hanno recuperato la data saltata nel 2020, tanti hanno scelto i 12 mesi appena trascorsi. Nozze che si sono concentrate in particolare nei mesi estivi. Tuttavia, alcune nuove famiglie sono nate già in primavera, non appena è stato dato il via libera a celebrazioni e festeggiamenti.
I dati parlano chiaro e sono stati forniti dall’Ufficio matrimoni della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno.
Il 2021 si chiude con 818 istruttorie matrimoniali. «La maggior parte è stata celebrata tra giugno e ottobre, in un periodo in cui era ben avviata la campagna vaccinale e sembrava essere esposti ad un minor rischio contagi», spiega don Alfonso Giordano dell’Ufficio diocesano.
Andando nello specifico, il sacerdote sottolinea che su «818 istruttorie registrate nel 2021, un buon 50% è relativo a matrimoni rinviati nel 2020. Nel 20% dei casi, si tratta di matrimoni canonici celebrati dopo quello civile avvenuto nel 2020».
Un trend in ripresa rispetto al 2020, che può essere considerato vero e proprio annus horribilis. L’anno dello scoppio della pandemia ha registrato appena 249 istruttorie matrimoniali. «Nel 2020 i matrimoni sono stati celebrati tutti nel periodo agosto/prima decade di ottobre. Nel 60% dei casi si trattava di matrimoni canonici successivi al matrimonio civile».
Una differenza siderale anche rispetto agli anni precedenti. Infatti, nel 2019 erano state registrate 749 istruttorie. L’anno migliore del quinquennio 2017/2021 è stato il 2018 con 887 pratiche nuziali censite dall’ufficio matrimoni della diocesi. Nel 2017, invece, c’erano state 800 istruttorie.
L’impatto pandemico ha influito molto sulla celebrazione del matrimonio in chiesa, in quanto ad essa viene associata anche la festa tradizionale con tanti invitati e successivo banchetto nuziale.
Tra le parrocchie che nel 2021 hanno processato più istruttorie matrimoniali (ciò non implica che poi il matrimonio sia stato celebrato in quella chiesa, ndr) al primo posto c’è Sant’Antonio di Padova in Poggiomarino. A seguire ci sono San Biagio in San Marzano sul Sarno, San Giovanni Battista in Angri, San Matteo Apostolo in Nocera Inferiore, San Giacomo Apostolo in San Valentino Torio e al sesto posto la parrocchia Santissimo Corpo di Cristo in Pagani.
Spulciando i documenti dell’archivio corrente dell’’Ufficio matrimoni diocesano emergono una serie di curiosità. Don Alfonso Giordano fa notare che dal 2018 sono stati registrati tanti matrimoni in periodi non tradizionalmente nuziali. In molti hanno preferito sposarsi in inverno, meglio ancora se a ridosso delle festività natalizie.
Dall’analisi dei dati del quinquennio 2017/2021 emerge anche che il 35% dei matrimoni istruiti nella diocesi di Nocera Inferiore-Sarno vengono celebrati in altre zone della regione.
Al primo posto ci sono le parrocchie dell’arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, seguite da quelle dell’arcidiocesi di Sorrento-Castellammare e dell’arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno. Facile intuirne il motivo, si tratta di Chiese locali che affacciano sul magnifico litorale campano e, dunque, con parrocchie dall’invidiabile impatto scenografico.
Infine, si palesa anche il fenomeno migratorio di tante giovani coppie. Dal 2019 molte coppie hanno iniziato le istruttorie in parrocchie del Nord Italia per poi celebrare le nozze nelle chiese di origine del territorio nocerino-sarnese.
L’augurio è che tanti giovani possano riscoprire la bellezza e la profondità del Sacramento del matrimonio, per essere vere famiglie cristiane.