Ottobre è il mese in cui ricorre l’anniversario della Beatificazione di don Tommaso Maria Fusco. Un evento che ci trasporta in alto col nostro Beato, sospinti da grande desiderio di santità. Quell’indimenticabile 7 ottobre 2001 ci è stato dato di contemplare la gloria del volto di Dio riflessa sul volto del nostro Beato Fondatore.
La glorificazione di don Tommaso Maria viene accolta da tutti come grande dono di Dio alla Chiesa resa ancora più luminosa per la santità di questo suo figlio che ha diffuso l’amore alla Carità del preziosissimo Sangue nel mondo.
“Additare la santità” è stata questa la missione dei santi. È stata questa la missione di Tommaso Fusco. Tutto faceva per dare gloria a Dio e tutto faceva per portare anime a Dio. “Per salvare un’anima – diceva – sarei disposto a versare tutto il mio sangue”. Per le giovani chiamate a dar vita ad una famiglia, ma che non avevano il necessario, egli si impegnava a procurare il corredo ed anche la casa.
La carità per lui non aveva limiti. La carità era santità. Le orfane erano oggetto particolare delle sue cure sacerdotali, per le quali diede vita alla Congregazione delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, che oggi è impegnata, in tutto il mondo nelle scuole, negli ospedali, nelle opere sociali, nelle missioni e in tutte le forme di assistenza che la nostra società globale, multiculturale, multietnica richiede.
Spese la sua vita per il trionfo della Carità che discende da Dio e coinvolge gli uomini e le donne del nostro tempo in nome dell’amore e della fratellanza. Nel cuore del suo carisma, della sua spiritualità e della sua santità è l’ardente devozione al Sangue di Gesù che manifesta tutta la Carità del Padre.
Come Gesù anche don Tommaso era pienamente cosciente che la devozione al Sangue di Cristo porta a darsi e a donarsi agli altri, alla sofferenza, al sacrificio, alla santificazione.
Il Santo non è un estraneo alle vicende del mondo, anzi vive profondamente i disagi del quotidiano, additando la presenza provvidenziale di Dio che non lascia soli coloro che sono nella prova. Donarsi fino alla fine, come Gesù, è questo l’impegno sacerdotale di Tommaso Maria Fusco.
Donarsi fino alla fine è la consegna che il Beato riconsegna alle sue Figlie e a tutti coloro che seguono la sua spiritualità in questo nostro tempo che pone davanti al nostro sguardo altri spargimenti di sangue, altre stragi inutili, altri drammi umani che hanno poco a che fare con lo spargimento del Sangue di Cristo che ha vinto e redento il mondo.
Dalle Figlie spirituali il Beato voleva che fossero “tutte di un sol cuore e di un’anima sola, intente tutte a santificarsi e a santificare le altre”. Fissiamo i nostri occhi nei suoi per leggervi ancora tutto il suo desiderio di vederci: sante e immacolate nella Carità del Sangue. Ringraziamolo del perenne amore in Dio, ascoltiamo per farlo entrare nella vita, la consolante, tenera e paterna promessa: “Vostro Padre Spirituale il quale vi desidera contente e sante, e farà del tutto onde potere rendervi felici su questa lagrimevole terra che solo produce bronchi e spine e dopo un breve vivere si passerà all’Eternità, la quale sarà, come fu la vita…Vi lascio nel Cuore di Gesù Cristo”.
Suor Lionella Calderaro
Postulatrice della Causa di Canonizzazione del beato Tommaso Maria Fusco