L’Associazione per i Diritti degli Anziani di Napoli Odv (Ada) ha avviato il progetto “Noi Siamo con Voi” che ha lo scopo di affiancare non solo i familiari dei pazienti, ma anche i volontari, i caregiver e gli operatori sanitari affinché possano affrontare con maggiore consapevolezza e serenità il compito che sono chiamati a svolgere quotidianamente.
Reso noto in occasione dell’edizione 2022 della Giornata mondiale dell’Alzheimer, che si celebra il tutto il mondo domani, 21 settembre, “Noi Siamo con Voi” è realizzato grazie ad un finanziamento della Regione Campania e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il progetto è strutturato attraverso incontri formativi con medici, psicologi e assistenti sociali, uno sportello telefonico e la costituzione di gruppi di auto e mutuo-aiuto: tre attività che forniscono un sostegno concreto per tutti coloro che assistono le persone affette da demenza, offrendo loro informazioni e aiuto.
Sul piano generale, inoltre, sono in programma azioni finalizzate ad informare, formare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della demenza.
“Noi Siamo con Voi” rappresenta un ulteriore tassello di un composito mosaico di iniziative messe in campo dall’Ada negli ultimi anni, come i progetti che vanno sotto i nomi di “Per curare a volte, per alleviare spesso, per confortare sempre!” e “Conoscere, Prevenire, Curarsi”. Mosaico che è destinato ad ampliarsi ancora.
«Da diversi anni l’Ada, grazie anche ad un’intensa e meritoria attività di volontariato, ha realizzato progetti che aiutino i pazienti affetti da Alzheimer o da demenze in generale e coloro che li curano – ha spiegato Mara d’Onofrio, presidente Ada Napoli – Le nostre iniziative corrono su due binari paralleli: da un lato l’associazione è impegnata a favorire un invecchiamento attivo che passa attraverso diverse attività tra cui corsi di fotografia, teatro e canto che si concretizzano, poi, in spettacoli; dall’altro mettiamo in campo progetti come “Noi Siamo con Voi” che coinvolgono coloro che assistono le persone affette da demenza, alleggerendo il loro gravoso compito quotidiano». In questa direzione va anche un altro progetto denominato “Connettiamo le Distanze” (finanziato dalla Regione Campania e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), che ha l’obiettivo di coinvolgere gli anziani ospiti in diverse strutture, nelle province di Avellino e Napoli, in una serie di attività che favoriscano l’uscita da un isolamento causato in ultima battuta dall’emergenza Covid».
«Il teologo Ermes Ronchi dice che l’uomo per star bene deve dare: è la legge della vita, siamo progettati così. E forse questa è la ragione per cui ho accettato di assumere questo ruolo così arricchente – ha aggiunto Mara d’Onofrio – Sento che noi giovani possiamo ricevere solo da chi prima di noi ha dato, ha raccolto e porta in sé esperienze, conoscenze, energie sopite e ancora attivabili. Il nostro obiettivo è stare vicino agli anziani, ricchezza incommensurabile, prevenirne le malattie degenerative e aiutare chi li accompagna perché possa svolgere al meglio il ruolo di caregiver e continuare a vivere con dignità e serenità».
In Campania l’Associazione Nazionale Psicogeriatria ha stimato che, nel 2015, erano 60mila le persone affette da demenza, numero presumibilmente cresciuto. Basta guardare, infatti, il più recente dato nazionale che parla di 1,48 milioni di pazienti. Circa 3 milioni, inoltre, sono le persone coinvolte nell’assistenza.
«Le cifre che riguardano le demenze sono allarmanti soprattutto se si considera che il sistema socio-sanitario nazionale non è pronto per rispondere in maniera adeguata alle esigenze dei pazienti, dei familiari e caregiver su cui ricade, quotidianamente, l’impegno della cura. Impegno che è soprattutto fisico e psicologico, ma non solo – ha sottolineato Biagio Ciccone, segretario generale Uil Pensionati Campania – In questo senso andrebbero adeguati gli strumenti normativi e in particolare, come da tempo chiediamo, si deve provvedere all’emanazione di una legge sulla non autosufficienza che si ponga come baluardo per la difesa della salute e della dignità della popolazione soprattutto anziana, non più autonoma».