La 26ª Giornata nazionale della Colletta alimentare – svoltasi sabato 26 novembre grazie alle tantissime persone che hanno scelto ancora una volta di rimboccarsi le maniche, di coinvolgersi direttamente senza delegare ad altri la responsabilità di un gesto di solidarietà capace di educare alla carità e quindi costruire – ha consentito di raccogliere circa 6.700 tonnellate di prodotti.
Un dato che, viene sottolineato in una nota della Fondazione Banco Alimentare onlus, “in una situazione di evidente difficoltà economica, conforta”.
“Mai come in questo anno – viene evidenziato – tante le persone che si scusavano con lo sguardo dispiaciuto della loro impossibilità a donare qualcosa in più: segno di una generosità, di una preoccupazione per gli altri, di un attaccamento alla Colletta, ma anche di prospettive preoccupanti. Del resto in questi mesi le persone che si sono rivolte alle strutture caritative sostenute dal Banco Alimentare sono aumentate di circa 85mila unità, raggiungendo un totale di 1milione 750mila assistiti. Numerose le telefonate arrivate anche in questi giorni al centralino di Banco Alimentare e i messaggi ricevuti da persone che chiedevano con urgenza dove poter trovare aiuto alimentare”.
“Oltre che di persona, anche via social abbiamo ricevuto molte attestazioni di riconoscenza di cui siamo grati”, proseguono dalla Fondazione Banco Alimentare, riportando la “toccante” testimonianza di una persona che riceve aiuto alimentare: “C’è una bella catena di umanità fra i volontari e colgo l’occasione per ringraziarli tutti ma proprio tutti per quanto amore e sincerità mettono ad aiutarci e non farci sentire dei falliti”.
Dalla Fondazione rilevano che “il grave maltempo su tutto il Sud, che purtroppo ha fatto anche vittime, il cui pensiero ha accompagnato tutti durante la giornata, ha rappresentato un limite alle attività della Colletta che ha registrato solo una lieve flessione del donato pari a circa il 4% in meno rispetto al 2021, con un incremento però del valore raccolto, considerando che l’inflazione ha superato per gli alimenti il +13,5%”.
“Tutto questo – osservano – ci sprona a continuare il nostro quotidiano lavoro di raccolta e distribuzione delle eccedenze nella filiera agroalimentare”.
Alberto Baviera