Confidate in Colui che ci ha donato la vita e soprattutto non lasciate che niente e nessuno vi “Rubi la speranza”. Chiudevo così l’ultimo articolo scritto per Insieme prima che la pandemia cambiasse le nostre vite.
Sono stati anni duri, che hanno segnato tutti ma il Signore nella sua infinita Misericordia non ci ha abbandonati. Ed eccoci nuovamente pronti a ricominciare. Dopo la ripresa dei pellegrinaggi a Lourdes, per il nuovo anno pastorale sono ripartiti in associazione anche i ritiri spirituali. I nostri fratelli ammalati ci hanno invitato a riprendere, desiderosi di incontrarsi nuovamente e trascorrere del tempo insieme.
«Già accarezzata da quella nostra esperienza spirituale vissuta a Lourdes, ho sentito forte il desiderio di incontrare la Puacs nel giorno del suo primo incontro verso la ripresa (…). Era il 23 ottobre quando don Gerardo Coppola e don Gaetano Ferraioli ci hanno ricordato che ogni servizio nella Chiesa nasce dalla preghiera e dalla partecipazione alla Messa domenicale. Facendo riferimento al Vangelo del giorno, ci invitavano a salire al tempio a pregare per poi discendere con sincerità e contrizione di cuore, fino a porci al servizio del prossimo nella carità», così scriveva Lina, una pellegrina che ha avuto modo di conoscerci a Lourdes e che al ritorno ha deciso di approfondire l’apostolato della Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza verso le membra più care a Cristo, i nostri fratelli ammalati.
“Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi ed io vi darò ristoro”. Con queste parole don Gaetano, riprendendo il Vangelo di Matteo, nel primo incontro di formazione, ci invitava ad affidarci al Signore e a camminare con Lui per realizzare il nostro ideale accanto ai fratelli sofferenti. Vogliamo accogliere questo invito di Gesù, diceva, e fare in modo che la nostra azione verso i fratelli sofferenti non sia altro che il riflesso della nostra fede. Se il Signore è la gioia della nostra vita, troveremo la forza nei momenti di stanchezza. Venite a me perché insieme affronteremo le difficoltà!
E, così, carichi di entusiasmo, siamo pronti a ripartire con un programma tutto nuovo, ma con lo stesso amore di sempre. Ci prepariamo ad incontrare gli ammalati delle varie parrocchie della diocesi, iniziando dalla comunità di San Michele Arcangelo, accolti da don Giuseppe Perano. Usciamo a seminare come il servo di Dio Alfonso Russo ci ha insegnato.
L’apostolato è un dovere. Certo, ognuno dà ciò che può. Ma tutti devono adoperarsi secondo i talenti ricevuti in dono da Dio.
La grande famiglia della Puacs
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