Anche l’Agro nocerino-sarnese subisce il fascino del tennistavolo. Sono sempre di più gli appassionati che affollano le tribune, conquistati dal ritmo di gioco di uno degli sport più diffusi nel mondo.
Lo sanno bene i pongisti del Tennis Tavolo Nocera, allenati dal giovane coach Cristian Cuofano, che in questa stagione hanno sentito sempre forte l’affetto dei tifosi che li hanno sostenuti verso la conquista della C2.
Prima di entrare nel merito di una stagione sportiva condotta con successo, coach, mi permetta una domanda. Vi offende il termine ping pong? O, quantomeno, lo ritenete una terminologia non corretta?
«Consideri che noi pongisti utilizziamo correntemente il termine ping pong, in particolare nel nostro ambiente. Ciò che invece non rende merito alla nostra disciplina è quando il termine “ping pong” è associato ad uno stereotipo che lo riconosce esclusivamente come una disciplina ludica da praticare in bar e ludoteche e non invece ad uno sport olimpico con tutti i crismi». Un obiettivo conquistato con tenacia e Cuofano pensa, già, ai prossimi traguardi, mentre analizza gli elementi decisivi che hanno caratterizzato questa stagione: «Sicuramente il livello della nostra squadra – commenta – composta da atleti esperti che in passato hanno già vinto campionati e hanno spesso partecipato alla serie C. Credo che consolidando ulteriormente il gruppo e con la giusta costanza negli allenamenti ci sarà la possibilità di combattere per il titolo anche il prossimo anno». Emozioni e palpiti ad ogni gara, ma la finale ha lasciato un segno indelebile: «Contro l’Avellino siamo rimasti senza il nostro capitano, Rosario Bigliardo, assente per un lutto familiare. Per fortuna – continua Cuofano – l’innesto di Franco Turner proprio nell’ ultima gara ci ha permesso ugualmente di raggiungere l’obiettivo senza grosse difficoltà, dimostrando definitivamente di essere la prima forza del campionato».
La storia del club rossonero affonda le radici nella gloriosa Libertas Alfaterna, un’eredità importante da onorare in uno sport che negli anni ha vissuto le sue evoluzioni: «Possiamo vantare di avere una squadra più numerosa degli anni della gloria. Nonostante non siamo ai livelli quasi irraggiungibili dell’Alfaterna abbiamo un buon vivaio e tanti appassionati in palestra. Per quanto riguarda la disciplina tennistavolo, durante gli anni è cambiata molto divenendo via via molto più veloce e spettacolare rispetto al passato».
La scuola di tennistavolo
Ad affiancare il progetto agonistico, la società del patron Giovanni Landino porta avanti anche quello della scuola di tennistavolo e a color che vogliono avvicinarsi per la prima volta al tavolo da gioco Cuofano consiglia: «Innanzitutto di fare un salto in palestra e fare una prova gratuita. Siamo in grado di soddisfare la richiesta di un amatore che vuole semplicemente fare sport in modo sano e divertirsi praticando e allo stesso tempo quella di un giovane di apprendere la tecnica in una vera e propria scuola che ha una finalità agonistica e quindi – conclude – di cimentarsi in un programma di allenamenti per competere a buon livello. Vi aspettiamo in palestra per una prova gratuita». E chissà che non ne esca un nuovo campione.
Per finire, le chiedo un aggettivo per ogni componente della squadra.
Rosario Bigliardo: Eterno Capitano; Andrea Massinelli: Mister 100% …o quasi; Franco Turner: L’irriducibile; Raffaele Berritto: Sicurezza; Gennaro Sica: Giovane Promessa; Giovanni D’Ambrosio: Difesa e sostanza.
E uno per i tifosi che vi hanno seguito con affetto in questa magica stagione.
Sempre Fedeli, fantastici.