“Vita consacrata, profezia di fraternità”: ad Angri gli esercizi spirituali delle suore Battistine

Dal 23 al 29 agosto le figlie di sant’Alfonso Maria Fusco si sono ritrovate presso la Casa Madre di Angri per gli esercizi spirituali.
Le suore che hanno partecipato al corso di esercizi spirituali insieme al predicatore padre Salvatore Farì

Dal 23 al 30 agosto scorsi le Suore di San Giovanni Battista (Battistine) hanno celebrato gli esercizi spirituali presso la loro Casa Madre di Angri.

La casa, fondata il 26 settembre 1878 da sant’Alfonso Maria Fusco, in questi giorni di grazia è stata considerata la bottega del vasaio (Ger 18,1-12). Le suore sono scese nella bottega, nel laboratorio di Dio per ascoltare la sua Parola e per lasciarsi lavorare e cioè formare, purificare, ritoccare dal divino vasaio.

Il predicatore, padre Salvatore Farì, missionario vincenziano, ha aiutato le suore a riflettere sulla vocazione profetica della vita consacrata, vocazione che ha la sua radice e la sua iniziativa in Dio Creatore e coinvolge la persona chiamata nell’esperienza dell’annuncio, che è sempre preceduta e accompagnata da un reale processo di purificazione, trasformazione e testimonianza.

Gli esercizi vissuti meditando il profeta Geremia

Per vivere la sfida della profezia il riferimento di questi giorni è stato il profeta Geremia, chiamato da Dio ad annunciare un tempo di rinnovamento interiore recuperando il cuore umano in quanto sede di ogni decisione.

La cappella che custodisce i resti di sant’Alfonso Maria Fusco presso la Casa Madre delle suore Battistine ad Angri

Per dare inizio all’opera di restaurazione del cuore sono stati scelti quattro quadri tratti dal libro del profeta Geremia: il ramo di mandorlo, le cisterne screpolate, la cintura di lino, la bottega del vasaio. Ad ogni meditazione di padre Salvatore è seguito il tempo per la riflessione personale mediante alcune schede di approfondimento.

Un percorso, dunque, esperienziale, che ha aiutato le sorelle consacrate a rileggere la propria storia, la propria vocazione.

Le suore sono state incoraggiate a rivisitare le zone di confort, la vocazione della “prima ora”, la missione loro affidata. Nel corso degli esercizi l’abbondanza della Parola, l’Eucaristia, il silenzio, la comunione fraterna ha suscitato nelle sorelle la convinzione e il desiderio di restaurare il cuore per essere profezia di vita e di fraternità.

Gli esercizi si sono conclusi nel giorno della memoria liturgica del martirio di San Giovanni Battista, patrono e protettore della Congregazione. Sorrette dalla testimonianza di Giovanni Battista, che annuncia e denuncia, le sorelle hanno lasciato la Casa Madre, la bottega del vasaio, per ritornare nelle proprie comunità ed essere nuovo annuncio di fraternità, per andare dove vive il popolo, tra la gente, per annunciare, servire, amare.

Suor Halina Furtak

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