Siamo all’ultimo numero del 2023, quello di dicembre, che ci consente di tracciare un bilancio e di formulare gli auguri di un sereno Natale e di un anno nuovo carico di buoni auspici.
Undici giornali nei quali abbiamo provato a raccontare un anno di Chiesa e di territorio, di volti e di storie, le buone notizie, sempre orientati dalla Buona Notizia.
Sfogliando le centinaia di pagine ricche di articoli e fotografie è possibile rendersi conto della vitalità della nostra comunità. Ci restituiscono un vissuto prismatico, multiforme e variegato, perché no, colorato.
Non solo sfumature vivaci, ma pure del bianco e del nero.
I limiti e le difficoltà non mancano, ma nemmeno devono e possono scoraggiarci, fermarci. Bisogna far tesoro di queste varianti perché si possa camminare insieme con rinnovato slancio.
È lo stile sinodale della praticità e della collaborazione che sperimentiamo e viviamo nei nostri ambienti.
L’impegno profuso da ognuno nelle parrocchie, nelle aggregazioni laicali, nei centri Caritas, nell’informazione, nell’accogliere e servire il prossimo nel quotidiano dove cerchiamo di testimoniare l’essere di Cristo, siano il pungolo per continuare a fare bene, a «rischiare nel bene» (Papa Francesco).
Con questo spirito, incamminiamoci e raggiungiamo Betlemme, la città dove è nato il Redentore, da sempre crocevia di tensioni e oggi spenta a causa della guerra in Medioriente.
Nel buio della notte, delle nostre notti, facciamoci illuminare dalla stella e tendiamo l’orecchio verso l’angelo che continua a ripetere: «Vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore».
Infatti, come ci conforta san Paolo, «è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini». Nonostante le tentazioni, le tensioni e le contraddizioni, per noi cristiani è la certezza su cui fondare la nostra vita. Così potremmo vivere «una gioia nuova, mai provata prima» (Tommaso da Celano).
A nome della redazione di Insieme vi auguro buon Natale e felice 2024.
Come segno della nostra gratitudine per la fiducia e la fedeltà che ci accordate da 18 anni, grazie alla benevolenza del nostro vescovo mons. Giuseppe Giudice, gli abbonati hanno trovato una immagine del presepe da appendere all’albero di Natale. Un simbolo della Santa Famiglia che porti pace e amore in tutte le famiglie perché «ognuno di noi sia strada per dove passa il suo amore» (Simone Weil).
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