Tutto in un abbraccio. La missione di “Sos Italia – Medici e volontari Odv”

L’impegno di “Sos Italia – Medici e volontari Odv” per i bambini del Sud della Tunisia. Un’esperienza di solidarietà voluta dal medico chirurgo Rino Pauciulo.

Inizia, finisce e ricomincia tutto in un abbraccio, come il titolo di una celebre canzone di Claudio Baglioni, la storia di “Sos Italia – Medici e volontari Odv”.

L’organizzazione fondata nel 2006 da Rino Pauciulo opera da oltre un decennio in Tunisia, in particolare nelle regioni meridionali del Paese Nordafricano.

Si tratta delle aree più povere e degradate, dove non si avvertono i benefici del turismo costiero e la modernizzazione come nelle città più grandi.

Medico chirurgo molto noto nell’Agro per il suo impegno sociale e sanitario, Pauciulo è stato sindaco di Corbara. La prima volta che andò in Tunisia rimase colpito dalla situazione di povertà riscontrata appena fuori le mura dei villaggi turistici. Promise a se stesso di ritornare. Così è stato. Prima una volta all’anno, poi due e anche tre volte, a seconda delle necessità.

Rino Pauciulo riceve l’abbraccio di alcuni bambini

«Sono tornato prima da solo e poi con degli amici perché non ho voluto tradire l’abbraccio ricevuto da tanti bambini che hanno poco o nulla per vivere e sorridere. Lo spirito dell’associazione si fonda tutto in quell’abbraccio», ha spiegato al rientro della missione di ottobre-novembre scorso.

Il medico senza frontiere è stato capace di creare un gruppo che anno dopo anno contribuisce a sostenere centinaia di bambini e famiglie. Una manna pure per ospedali, associazioni e organizzazioni tunisine. Le missioni si svolgono in coordinamento con le autorità locali, che quest’anno hanno voluto riconoscere con delle targhe commemorative l’impegno di “Sos Italia – Medici e volontari Odv”.

Quest’anno, con Pauciulo c’erano gli infermieri Angelo Abate e Antonio Velluto, l’operatore sociosanitario Marzio Giordano e il volontario Andrea De Gregorio

«Un’equipe che si rinnova a seconda di quello che occorre. Portiamo beni di prima necessità e attrezzature sanitarie. Siamo andati con gli otorinolaringoiatri per assistere i sordomuti, a cui poi abbiamo impiantato delle protesi che controlliamo da remoto dall’Italia. Inoltre, siamo stati con gli oculisti per uno screening per la vista e ne abbiamo anche fatto uno cardiologico», ha aggiunto il medico.

I fuoristrada

Nei due fuoristrada partiti dall’Agro lo scorso 24 ottobre, oltre a beni alimentari di prima necessità e dolciumi per i piccoli, c’erano apparecchi per misurare la pressione per adulti e bambini, stetoscopi, glucometri e due defibrillatori, uno per l’ospedale di Kébili e uno per quello di Douz. Ma anche uno zaino completo per le emergenze e una barella per l’estricazione donata alla stazione locale dei vigili del fuoco. 

«Un paio di anni fa – ha raccontato il medico corbarese – donammo un defibrillatore che era l’unico presente in tutta la provincia di Kébili». Un dato che rivela l’arretratezza sanitaria della regione.

La delegazione umanitaria si spinge anche nelle zone desertiche alla ricerca dei gruppi nomadi per portare beni di prima necessità, coperte e abiti, ma anche una prima assistenza medica. 

Tra i problemi riscontrati ci sono: malnutrizione, disidratazione, igiene carente e problemi dentali. «Abbiamo in programma una prossima missione odontoiatrica – ha anticipato Pauciulo – perché l’acqua è ricca di ferro e, quindi, hanno tutti i denti segnati di nero. Vorrei portare un gruppo di dentisti. Spero nel sostegno di qualche collega. La Tunisia non è tra i Paesi più poveri, ma queste zone lo sono».

La consegna ai vigili del fuoco

Il gruppo di “Sos Italia – Medici e volontari Odv” ha avuto modo di reincontrare alcuni giovani e bambini che un paio di anni fa avevano ricevuto la protesi acustica. «Cominciano a parlare e a interagire. Abbiamo messo una protesi a un giovane ventenne: lui sentiva perché rispondeva ai nostri stimoli. Tuttavia, quando lo chiamavamo per nome non si girava perché non era abituato a quel suono. Grazie alla nostra missione ha scoperto la bellezza del sentirsi chiamare per nome», ha proseguito un emozionato Pauciulo. 

La sordità dei bambini

L’impegno per contrastare le criticità acustiche si concentrerà sui neonati, lo ha spiegato Angelo Abate, infermiere con una lunga esperienza in Terapia intensiva neonatale. «In Tunisia – ha detto – ci sono una quindicina di istituti per l’assistenza ai sordomuti. Abbiamo riscontrato un’incidenza altissima di questa disabilità rispetto all’Italia. Supponiamo sia dovuto al fatto che lì non si fanno screening per l’otoemissione acustica. Da noi rileviamo eventuali problemi alla nascita, lo screening è obbligatorio. Quindi, possiamo avviare immediatamente le attività per il recupero. Lì lo si scopre solo crescendo. Dotandoli di un apparecchio per lo screening potranno agire anche loro da subito». 

Non solo aiuti sanitari

«Durante la visita in un istituto chiedemmo se i bambini mangiavano. Ci risposero di no perché non avevano la cucina. Grazie ad alcuni amici italiani che lavorano l’acciaio, ne abbiamo fatta realizzare una su misura e l’abbiamo portata all’istituto. Ora i bambini possono anche mangiare. Una missione pratica», ha ricordato il medico corbarese. 

I volontari di Sos Italia – Medici e volontari Odv nel deserto

E non mancano caramelle e giocattoli. «I bambini stanno per strada senza giocare o si arrangiano con bottiglie e bastoni. Grazie a “Il sogno dei bambini” di Fabio Ferraioli, che si è fatto garante dell’acquisto di bambole e palloni, abbiamo potuto portare dei giocattoli. Tanto è apparsa grande, che non so descrivere la loro felicità quando hanno ricevuto questi doni», ha raccontato Abate.

Avvenimenti che ripagano delle notti in nave e delle migliaia di chilometri percorsi in dieci giorni di missione umanitaria. 

«Quello che portiamo in questi viaggi non è nulla rispetto a quello che prendiamo dal lato umano: emozione, commozione, gratificazione. Tra le missioni compiute ce ne è una in Kossovo. Decisi di andarci perché colpito dagli occhi di una bambina ripresi in un servizio giornalistico. Vedere questi bambini che non hanno nulla, indifesi, vittime tra le vittime, ha interrogato la mia vita e mi ha spinto ad attivarmi per portare un sorriso e un aiuto concreto affinché crescano meglio. Sono più di dieci anni che non ci fermiamo», ha concluso Rino Pauciulo.

“Sos Italia – Medici e volontari Odv” – Pagina Fb: Sositaliaodv – 5xmille: C.F. 04313830657 – E-mail: sositaliaonlus@libero.it -tel. 3914788900

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