Il legame fra noi e il cibo si nutre di tante cose che fanno parte della nostra memoria oltre che della nostra tradizione culturale, territoriale e familiare.
Tutti elementi che caratterizzano la cucina italiana e la fanno grande e amata nel mondo. Su questa tavola spiccano due piatti iconici campani: gli spaghetti al pomodoro e la pizza. Preparazioni che raccontano la storia dell’Agro nocerino sarnese attraverso un grande ingrediente: il pomodoro San Marzano che dal 1996 si fregia, nella versione pelati e filetti, della Denominazione di Origine Protetta.
Un riconoscimento che premia la perizia e la manualità di generazioni di lavoranti, prevalentemente donne, i cui gesti di mani più piccole, trattano con delicatezza il “Re dei Pomodori” come lo definì, in un reportage degli anni Cinquanta, lo scrittore Domenico Rea.
Delizia dei buongustai, profumo delle domeniche e delle feste comandate, scandite dal rosso sugo che copriva il bianco della pasta di Gragnano e di Torre Annunziata, il San Marzano guadagnò grande apprezzamento dal punto di vista gastronomico verso l’inizio del ‘900, quando sorsero, grazie all’intuizione imprenditoriale di Francesco Cirio, le prime industrie di conservazione che producevano il famoso “pelato” da salsa.
Per il valore economico che ha determinato sul territorio è detto anche “oro rosso”, che significa coltivatori capaci di sfruttare con sapienza il clima mediterraneo e il terreno fertile, abili addetti alla raccolta, alla trasformazione e alla conservazione, e un indotto che fornisce barattoli in vetro e in latta, etichette, cartoni. E poi la logistica che copre trasporto e distribuzione dai centri commerciali alla piccola salumeria sotto casa e poi ristoranti e pizzerie.
Per la sua consistenza tenace e carnosa regala un sugo dal colore vivo e dal profumo mediterraneo che abbraccia la pasta artigianale, altra grande produzione eccellente del posto, creando un boccone goloso e invitante, capace di raccontare questo spicchio di terra campana al mondo intero.
Una moltiplicazione di sapori che si ripete e viaggia lungo i cinque continenti anche con un’altra grande eccellenza gastronomica napoletana: la pizza. Non c’è continente in cui non si prepari, sforni ed ami la più famosa delle pizze, la Margherita.
Il disco di pasta si condisce con ingredienti semplici e freschi: fiordilatte, basilico, un giro di olio extravergine d’oliva adagiati su una base di salsa pomodoro San Marzano che, con il suo gusto intenso e la sua acidità equilibrata, ben si sposa con la dolcezza dell’impasto creando uno spicchio fondente dal profumo e dal sapore inconfondibili.
Noi del network 50 Top Pizza lo testimoniamo e lo certifichiamo dal 2017.
Ogni anno pubblichiamo on line una guida gratuita che valuta e recensisce pizzerie in tutto il mondo. La guida illustra lo stato dell’arte del mondo pizza, in tutti i suoi stili e in tutti i continenti. Io ne sono curatrice insieme ad Albert Sapere e Luciano Pignataro. È editata del gruppo LSDM.
Le pizzerie in guida sono selezionate da esperti gastronomi (150 per la guida Italia e 1.000 per la sezione internazionale) che formano i “panel” di lavoro. Questi “ispettori” compilano un sondaggio iniziale, per ottenere una classifica provvisoria. Da questa classifica vengono scelte le pizzerie che saranno visitate dagli esperti, in assoluto anonimato come clienti normali che pagano il conto.
Dopo aver effettuato le visite, gli ispettori compilano una scheda di aggiornamento che decreterà, per ogni area geografica, il ranking finale. Abbiamo cominciato con la classifica Italia che oggi, dopo 7 edizioni, conta 500 pizzerie, indicando le 100 migliori d’Italia e le 50 “In viaggio” che servono pizze al taglio e da asporto.
Per la sezione internazionale stiliamo la guida dei migliori locali d’Europa, degli Stati Uniti, di Asia-Pacifico, dell’America Latina, delle migliori Catene artigianali.
Le pizzerie al top di ciascuna classifica partecipano alla cerimonia di premiazione al Teatro di Corte di Palazzo Reale di Napoli, 50 Top Pizza World, durante la quale vengono proclamate le 50 migliori pizzerie al mondo.
Per un week end Napoli diventa la capitale mondiale del piatto simbolo dell’amicizia e che porta in città la grande comunità di pizzaioli. I professionisti dell’arte bianca hanno l’occasione di conoscersi, di confrontarsi, nascono partnership professionali, serate a più mani, amicizie.
Un evento di cui siamo particolarmente orgogliosi che le più importanti testate internazionali hanno coperto e diffuso.
Dalla Lonely Planet, consultata dai viaggiatori di tutto il mondo, a BBC World News Today, The Guardian, USA Today, ABC7 NewYork, CBS – Saturday Morning, The Today Show.
Una rassegna stampa poderosa che, nel 2022, conta 3.714 articoli, diffusi in 47 Paesi in 25 lingue diverse.
Un’avventura, la nostra, partita da un moto di orgoglio, eravamo giovani critici gastronomici, intuito il grandissimo valore dei prodotti campani, invece di immaginare il nostro futuro altrove, abbiamo lavorato ad un progetto che desse valore alla nostra terra e che creasse a sua volta economia virtuosa per le persone e le aziende partner.
E invece di emigrare noi abbiamo fatto e facciamo conoscere e apprezzare la bontà autentica.
Barbara Guerra, Curatrice 50 Top Pizza
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