Coltivare l’amore per il prossimo è il primo passo per essere buoni cristiani, se poi il prossimo è un essere umano o un pelosino cambia poco.
Lo hanno imparato i ragazzi dell’Azione cattolica ragazzi della parrocchia Maria Immacolata di Nocera Inferiore, che lo scorso venerdì 12 aprile si sono recati al canile per donare coperte e materiali vari.
Ad accoglierli la responsabile, Gianna Senatore, che li ha accompagnati in un tour del canile presentando gli amici pelosetti ai ragazzi.
Senatore, oltre a rispondere a tutte le domande dei ragazzi, ha spiegato come funziona il canile e ha dato diverse raccomandazioni per chi ha un animale domestico.
Il racconto dei bambini
I ragazzi sono rimasti entusiasti dalla visita.
Mariavittoria D’Alessandro, 10 anni, è rimasta molto colpita dalla felicità degli amici a quattro zampe quando hanno visto i bambini.
«Quando ci hanno visto i cani saltellavano. Si vedeva che volevano affetto, volevano un padrone. Mi facevano tenerezza, però, per i padroni che li hanno abbandonati provo rabbia, perché sono esseri viventi come noi e non è giusto che vengono abbandonati».
«Mi sono divertita tanto – ha raccontato Victoria Del Croce, 7 anni –, ho visto un sacco di cagnolini, ma mi sono anche un po’ dispiaciuta perché me ne volevo portare uno a casa, quel cagnolino che stava sulla sedia a rotelle che non poteva muovere le zampe posteriori. Non si devono maltrattare gli animali perché gli animali ci danno forza, sono pronti a sostenerti se succede qualcosa. Io mi sono sentita un po’ bene e un po’ male, perché ho pensato a tutte quelle persone che trattano male gli animali o che li abbandonano».
L’iniziativa è stata apprezzata, non solo dai volontari del canile, ma anche dai genitori dei bambini che hanno trovato arricchente l’incontro la Senatore.
Un ringraziamento in particolare va agli educatori, Luigi, Francesca Pia, Francesco Pio, Grazia Pia, Giorgia, Lorella e Annamaria, che hanno organizzato l’incontro, e alla presidente parrocchiale di Ac, Lucia Iula, che non fa mai mancare il suo supporto.
Un’esperienza che ha, senza dubbio, lasciato il segno!