Dal 15 aprile al 15 maggio, in compagnia della Priora generale, Madre Maria Zingaro, in qualità di consigliera-convisitatrice sono in Visita Fraterna (comunemente detta Canonica) presso le Sorelle che vivono in Guadalajara (Messico).
Tale visita si compie ogni tre anni e ha lo scopo di incontrare da vicino le Sorelle a livello personale e comunitario, esaminare l’apostolato, gli impegni pastorali, le prospettive, le difficoltà che incontrano e insieme studiare le soluzioni da prendere.
Tutto questo in uno spirito di dialogo, di sincerità e di comunione.
Quella di Guadalajara è una comunità composta da sei consorelle che guidano dal 2008 una Casa Hogar che accoglie bambine dai quattro ai quindici anni, provenienti da famiglie bisognose con diverse problematiche.
Nel corso della nostra visita, il 1° maggio, Giornata dei bambini, siamo state invitate con le nostre bambine della “Casa Hogar” dalla signora Susy a trascorrere la giornata nella sua casa a Chapala, dove c è un bellissimo lago, il più grande del Messico. Le nostre bambine si sono divertite molto in piscina. Ringraziamo il Signore per questo dono e preghiamo per la signora Susy e la sua famiglia.
Le ospiti di “Casa Hogar” sono bambine i cui genitori sono separati, o mamme sole, o papà che si ubriacano o che sono usciti dalla droga.
Sono “orfane bianche” alle quali offriamo il calore di una casa e l’istruzione, perché un giorno possano migliorare la loro vita e quella dei loro cari. È il nostro augurio per loro.
In questo lavoro sono impegnate tutte le consorelle con ruoli diversiː direttrice, amministratrice, educatrici, assistente sociale, supportate da un Consiglio direttivo, da due psicologhe che accompagnano le bambine e le loro famiglie, da volontari e studenti che le appoggiano nelle attività educative e scolastiche. Siamo riconoscenti a tutti coloro che ci aiutano qui in Guadalajara e ai benefattori dell’Italia, che non fanno mancare la loro “Goccia d’amore”.
La Provvidenza non manca mai, ogni giorno bussa alla nostra porta e anche noi “apriamo la nostra mano e il nostro cuore” ai migranti che passano davanti alla nostra casa e chiedono un “vaso d’acqua e una tortilla”.
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