«È la prima volta che mi trovo davanti una situazione così drammatica. Esco da qui con la consapevolezza di una unicità di questa corte». Ha usato termini perentori il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel definire l’unicum rappresentato dal Tribunale di Nocera Inferiore. Una negatività di risorse umane e strutture che contrasta con la «virtuosità» degli uffici.
La visita di ieri pomeriggio alla cittadella giudiziaria nocerina non si preannunciava certo come una passeggiata.
Il Guardasigilli ne era consapevole perché è da sempre che da via Giovanni Falcone si inviano note, segnalazioni e richieste al dicastero di via Arenula per lamentare problemi di organico, di un carico spropositato e criticità strutturali.
Numerose le interrogazioni parlamentari sul tema, qualcuna ancora pendente.
«Non è un problema di vuoti da colmare, ma di posti da creare», ha sintetizzato il ministro, accolto nell’aula bunker “Nicola Casotti” dal collega di governo, Edmondo Cirielli. Insomma, problematiche di cui l’ex magistrato era consapevole, ma che gli sono state ribadite pure dai rappresentanti della giustizia nocerina e salernitana presenti all’incontro.
Il presidente del Tribunale Massimo Palumbo è stato netto: «Se avessimo lo stesso rapporto di magistrati di Salerno, ne avremmo 61-62 anziché 33. Questo è il problema dei problemi, se fosse risolto potremmo uscire dalla fase emergenziale che si vive da sempre».
Infatti, ha ricordato Palumbo, Nocera è partito già con migliaia di pendenze. Quando fu fondato «i faldoni furono trasportati con dei camion da Salerno». Peso a cui nel 2013 si è aggiunto il carico dovuto all’ampliamento del circondario con l’annessione di Cava de’ Tirreni e Mercato San Severino. Numeri sviscerati allo stesso modo dalla presidente della Corte di Appello, Ornella Crespi. Palumbo ha posto la questione logistica, rilevata pure dalla presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Nocera Inferiore, Anna De Nicola. Il Comune, il sindaco Paolo De Maio ha consegnato una lettera a Nordio, ha messo a disposizione l’ex lavanderia del manicomio. Il Guardasigilli ha preso atto della disponibilità: «Non capisco perché ci vogliano anni per acquisire una lavanderia, è necessario sburocratizzare».
Si tratta di «un’area inagibile da tempo, che necessita di importanti interventi di riqualificazione e, dunque, di un finanziamento rivolto a tale scopo», ha rimarcato De Maio. Sul fronte Procura, il procuratore Antonio Centore ha sottolineato la carenza di magistrati: Salerno ha 33 sostituti e Nocera 11. «Una sproporzione, se si considera che molti processi che arrivano alla distrettuale partono da qui», ha detto. Il riferimento è al peso criminale camorristico dell’Agro nocerino-sarnese.
A dargli manforte il procuratore generale di Salerno, Elia Taddeo, che ha sollecitato la creazione di un procuratore aggiunto. «Il quaderno delle doglianze è quasi sempre lo stesso, ma gli uffici di Nocera hanno criticità non riscontrate altrove. Generalmente – ha detto Nordio – si lamenta la scopertura di organico. Qui, invece, c’è una situazione drammatica perché c’è una pianta organica inadeguata». Aumentarla richiede di mettere insieme diversi fattori, non solo quello finanziario. Una soluzione potrebbe essere «l’applicazione extra distrettuale di alcuni magistrati per smaltire gli arretrati».
Sarà importante il confronto con il Consiglio superiore della magistratura. Nordio parlerà con il vicepresidente della nomina di un procuratore aggiunto: «Vi spetterebbe di diritto. Parlerò con Fabio Pinelli, affinché venga creato nuovo e non nominato tra i sostituti. Anche il CSM deve darci mano». Infatti, aumentare la pianta organica «è un problema tutt’altro che banale. Ci metteremo a studiare per risolverlo perché i vostri sono uffici virtuosi. Ma non perché siete bravi riduciamo» i magistrati. Ha chiesto tuttavia dei «suggerimenti» perché le «vostre lamentele sono ultra fondate».
Due note di colore a margine della riunione. Una riguarda proprio la necessità di migliorare le strutture: nell’aula bunker non c’era l’aria condizionata, si è sopperito con un ventilatore gigante e un condizionatore portatile, inoltre, ad un certo punto sono saltati i microfoni.
Il timore di questi problemi pare avesse fatto ventilare l’ipotesi di spostare l’incontro a Salerno, idea contrastata dalla base nocerina. Infine, al ministro è stato regalato un presepe dall’artista paganese Alfonso Pepe.
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